L’INCUBO E LA MINACCIA
Secondo video degli ostaggi italiani su al-Arabiya
” Scendete in piazza contro la politica estera del vostro Governo o li uccideremo”
Dal comunicato delle Falangi Verdi di Maometto diretto dai sequestratori collegati con al-Qaeda al popolo italiano:
“ Vi assicuriamo che daremo prova di buona fede e li libereremo – dice il messaggio mostrando i sequestrati ai quali viene offerto il cibo – se simpatizzerete con la nostra causa, ci mostrerete la vostra solidarietà e respingerete pubblicamente la politica del vostro primo ministro, iscenando una grande manifestazione nella vostra capitale per protestare contro la guerra.
Vi concediamo cinque giorni, scaduti i quali li uccideremo senza indugio e senza altri avvertimenti” .
Nonostante le immagini falsamente “rassicuranti” degli italiani sequestrati – mostrati in tv mentre mangiano, non più con il coltello alla gola e rivestiti con indumenti tradizionali irakeni – il gioco dei terroristi si fa subdolo, perfido ed efferato. E l’Italia, con il fiato sospeso, non ha ancora conosciuto né il baratro né la ferocia di cui sono capaci, in fondo, i suoi interlocutori che sembrano rivolgersi all’ingenuo popolo della Pace.
Stiamo parlando della morte. E se i sequestratori sono furbi, come pare, sanno anche che la morte non paga. I sequestratori di italiani non sono solo bande di criminali come le B.R., avide di riconoscimento politico, ma gruppi legati alla guerra in corso proclamata unilateralmente da al-Qaeda e da coloro che l’appoggiano, e quindi il Governo italiano questa volta potrebbe e dovrebbe trattare per salvare la vita degli ostaggi: senza alcuna concessione politica ma in un’ottica umanitaria e di scambio – anche scambio di prigionieri , magari non detenuti direttamente dall’Italia – come si fa in tempi di guerra ( gdm).