PENSARE IL TERRORISMO

Iakov Levi : “ UNA REGRESSIONE PSICOSESSUALE…”

(…) Vorrei dire ancora una parola sull’Islam, perchè quello che sta succedendo in Europa mi ricorda “Il giardino dei ciliegi” di Cechov. Invece di occuparsi di dieci milioni di ebrei (questo è, all’incirca, il numero dei rimasti in tutto il mondo – la metà in Israele) che non sono una minaccia per nessuno, tranne che per l’imago rimossa del Padre detronizzato che alberga nelle cantine tenebrose della psiche occidentale, gli europei dovrebbero cominciare a preoccuparsi della minaccia reale che incombe da parte di un miliardo di musulmani. Se la strada per Washington passa per Gerusalemme, come diceva il vecchio Khomeini, passa anche per Roma e per Parigi.

L’orda fraterna musulmana è una minaccia per la civiltà di Apollo ancora maggiore di quello che lo era stata l’orda nazista. Questa era composta da fratelli sadico-anali e “malignant narcissists” che anelavano ad avere sotto controllo l’Occidente, come ogni sadico anale vuole controllare e dominare, ma non anelavano a distruggerlo.

L’orda musulmana è invece un’orda sadico orale e borderline, con manifeste allucinazioni intrauterine, la cui unica strategia è la distruzione e l’annullamento.

L’Islam di oggi non è più quello dei califfi Omiadi e di Harun El Rashid. Allora erano al loro meglio, mentre adesso sono al loro peggio, e la regressione borderline è degenerata in paranoia. Questa è la loro condizione filogenetica e ontogenetica permanente.

I musulmani hanno preso la proibizione di guardare il genitale materno molto seriamente, e sono pronti a scoppiare su chiunque stia ancora guardando, per soddisfare le pretese di un Padre preistorico, non fantasticato come nella psiche occidentale e in quella ebraica, ma bensì allucinato.

Sarebbe un vero peccato vedere le statue di Michelangelo fare la stessa fine che ha fatto il Budda distrutto dai Talibani in Afganistan.

Saluti a tutti
Iakov Levi

Fonte: http://www.geocities.com/psychohistory2001/giardinociliegi.html

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Bin Laden, che durante gli anni settanta era un giovanotto godereccio in cerca di divertimenti, è tornato dall’America improvvisamente disgustato e sopraffatto dalla promisquità occidentale. E’ lì che, dalle sue stesse parole, ha deciso di attaccare senza tregua e senza compromessi l’Occidente fino a distruggerlo. Ovvero, messo difronte a tutti quei genitali femminili esposti, gli è esplosa la paranoia.

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Il martire-killer Mohamed Atta con il suo papà, della buona borghesia egiziana.

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Glucksmann: “ IL PERICOLO E’ IL NICHILISMO… Mettete le parole di Dostoévskij alla Cnn e potrete capire la realtà…”

… lottiamo contro il terrorismo ma non radiamo al suolo le città, non abbiamo raso al suolo Belfast o i Paesi Baschi, né la Corsica, come Putin ha fatto in Cecenia e in una città come Grozny, di quattrocentomila abitanti. Questa soluzione appare quindi suicida. Ne esistono altre: come isolare il pericolo che mette l’umanità a rischio di sterminio, poiché l’attentato alle Twin towers – questa è la lezione – è una minaccia che pesa su chiunque.

Per farlo occorre anche prendere misure che possono essere militari o poliziesche, ma occorre soprattutto comprendere che tutto ciò richiederà moltissimo tempo, che l’artefice è una variabile in agguato, perché molti altri potrebbero voler provare il piacere di Erostrato. Lo spirito esaltato è una malattia contagiosa. Bisogna dunque tentare di fermare questo processo, ma senza farsi illusioni.

L’Europa è avvantaggiata nella comprensione. Tucidide descrisse la guerra del Peloponneso come una malattia, non come qualcosa che dava senso alla storia, splendore al conflitto di civiltà: una malattia grave, collettiva, che inizia con una guerra fra città, in un certo senso esterna (la guerra del ’14, guerra delle nazioni) e che arriva a un secondo stadio della malattia con la guerra civile, ovvero la confusione tra guerra e rivoluzione. L’Europa è passata anche per questo secondo stadio – con Hitler, con Stalin, ma anche con la Seconda guerra mondiale – caratterizzato dalla follia collettiva che si diffonde nelle città.

C’è poi un terzo stadio, quello che Tucidide descrive, appunto, con la peste di Atene, ovvero la follia esplode all’interno di sé stessa, non solo all’interno della città, dunque, ma all’interno dell’individuo. È il momento in cui non si rispetta più niente, in cui non ci sono più tabù, tutto è permesso: è il momento nichilista. Quello che resiste anche dopo la caduta del muro, che era già percepibile nei fascisti, nei guardiani dei gulag e che oggi si è maggiormente diffuso. Perché non è tutto finito con la guerra fredda, i vecchi combattenti non sono diventati degli onesti commercianti!

Ci troviamo dunque su un vulcano di nichilismo: non siamo di fronte a una guerra mossa dai poveri contro i ricchi (…). Ci sono poi dei ricchi che fanno la loro parte. Lo stesso Bin Laden non è un modello di povertà, gli stessi piloti degli aerei assassini erano benestanti e ben istruiti.

L’Europa si trova così nella terza tappa della guerra, nella terza fase della malattia: la prima era la guerra esterna, quella del ‘14, e Dio sa quanto è stata crudele; la seconda è stata la guerra civile, il periodo dei totalitarismi, e oggi il mondo intero corre gli stessi rischi della peste descritta da Tucidide. Può essere una peste nel nome di Allah, o di qualsiasi altro dio, Stato, nazione o comunità.

È contro questo che dobbiamo agire, senza temere di nominare ciò che succede e senza ridurre tutto a un affare tra “ricchi e poveri”.

Se fossimo intervenuti contro Milosevic nel 1991, ci sarebbero oggi duecentomila esseri viventi in più in Europa; se avessimo aiutato Massud a lottare contro i talebani, quel Massud che opponeva resistenza contro l’invasione sovietica e che era un moderato piuttosto democratico, adesso egli sarebbe a Kabul, e se oggi ci fosse, Bin Laden non sarebbe in Afghanistan e molto probabilmente le Twin Towers esisterebbero ancora.

Quindi dobbiamo osare e intervenire per tempo, prima della catastrofe…

( da André Glucksmann , ‘La terza morte di Dio’, traduzione di Elisabetta Santori, Liberal edizioni)

http://www.liberalfondazione.it/

Fonte: http://www.liberalfondazione.it/archivio/speciali/Il_futuro_di_Dio/glucksmann.htm

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RENE’ GIRARD : “ E’ VIOLENZA ALLO STATO PURO, ASSOLUTAMENTE INACCETTABILE. MA RISPONDERE SOLO IN MODO VIOLENTO SAREBBE FARE IL GIOCO DEL TERRORISMO…”

Ma allora dove andiamo ?

(…) René Girard Non è ai cristiani che bisogna porre la domanda perché hanno la risposta. Sono i soli ad avere all’orizzonte l’Apocalisse – e se non ne parlano più è forse perché è troppo visibile, troppo vicino.

L’Apocalisse è la rivelazione violenta, è la rivelazione della violenza e contrariamente alla maggior parte delle persone che cercano di accantonare questi temi, penso che la volontà stessa di accantonarli mostra che siamo di nuovo confrontati con essi.

Jean-Marie Guénois Ma lei non pensa che l”Islam di cui si parla spesso, l’Islam estremista, possa evolvere e finalmente diventare più ragionevole? Pensarlo è forse un’illusione?

René Girard- può darsi che possa evolvere, ma fin qui si caratterizza per la sua estrema brutallità e il rifiuto di quell”evoluzione che pensavamo avesse, malgrado tutto, esercitata un’azione dopo la guerra.

L’Europa intera ha scommesso sulla pace e oggi siamo confrontati a qualcosa d’inaudito, che l’Occidente non aveva mai visto, vale a dire il fatto che dei giovani, numerosi giovani, siano pronti a morire per uccidere coloro che essi considerano i loro nemici, che essi non conoscono, nel più grande azzardo, senza chiedere alcunché..(…)

Fonte: http://www.lejourduseigneur.com/detail.do?noArticle=1971&id_key=37

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glossa. Stando così le cose chissà se l’arrivo della cavalleria ti potrà salvare dalla sbornia di sangue appena cominciata. E dire che ti eri spesso domandato perché quei poveri ragazzi covassero – da perlomeno un paio di secoli – questo enigmatico bisogno di sconvolgimento. Da noi lo chiamavano “sballo”, in gergo canagliesco. Ed ecco che un dio errante nel deserto, o piuttosto il puzzo di qualche nobile carogna li ha intossicati ben bene con l’idea del Supremo Sforzo e la promessa della scarica finale in Paradiso.

E la crudeltà è, ancora una volta, l’applicazione pratica dell’idea di Paradiso.

Parafrasando Heidegger diresti che solo un dio amico potrebbe salvarti da quei bastardi brancolanti e magari salvare anche loro dal disastro – in particolare dal disastro verso cui nei paesi arabo-islamici fissi e contratti vira una modernità acquisita “chiavi in mano”, ma di cui con comprendono e anzi non riescono a sopportare umanamente la sua essenza – per fortuna o sfortuna – vuota.

Nell’attesa, non inerte, di una risposta che non sia un’eco, vivi, come tutti, fra rivolta e obbedienza. E – credente, mezzo-credente, ateo o agnostico – coltivi una mezza-paura e una mezza-speranza in un piccolo salto evolutivo, dagli esiti incerti e imprevedibili….

E naturalmente non sai se buttarti o non buttarti, perché sei un povero Europeo sempre in partenza, errante e disponbile, e però – insomma! – hai anche il tuo orgoglio. L’importante -dici a te stesso – è conservare uno strano equilibrio nell’assedio… e cercare un qualche scampo al contagio della peste verde…ubiquitaria e diffusa fin nell’immateriale e in quello spazio – invisibile tra noi – che un tempo era una coscienza…

Ovviamente vorresti essere lasciato in pace e che la risposta non fosse un uomo-bomba, un qualche roveto ardente, o un tuono seguito ancora dalle urla, le campane, le sirene – insomma, proprio come sempre.

Vorresti che la risposta fosse invece un qualche tocco leggero, magari il soffio di un venticello gentile tra le maglie di quella rete vuota che si dice un mondo… Mah, chissà se sarà così. Andando oltre, sempre oltre, si va verso l’imprevisto. Potrebbe essere una bella sorpresa, ma tutto potrebbe anche finire nel solito mare di pus. ( Ce lo ricorda più sopra René Girard – anche lui a passeggio tra le nebbie con Cèline…).

E dire che un mondo s’oscura proprio nel momento della sfolgorante ascesa della bestia verde… un turbine di assurdità, lunatiche ondate di illusioni…

Chissà come, dopo aver piantato tanti fiori sono nati tanti carciofoni… Forse dovresti chiederlo a Mondo Beat, a Fernanda Pivano o a Topolino…

E così quest’oggi – dici a te stesso – rischi di apparire quello che non sei: ovvero uno di quei soliti gnostici dell’Adelphi così pronti a rallegrarsi di veder passare un mondo.

In ogni caso – se proprio non siamo tra quelli che sanno costruire muri, dighi e ponti, e neanche fra quelli avvezzi a camminare sulle acque – auguriamoci perlomeno che soffi il vento… (gdm).

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La crisi dell’Islam

Haim Harari “ … un terreno di cultura senza precedenti per dittatori crudeli, reti terroristiche, fanatismo, incitamento all’ odio, assassini suicidi e un declino complessivo. Ed è un fatto che quasi chiunque nella regione dia la colpa di tutto ciò agli Stati Uniti, ad Israele, alla civiltà occidentale, all’ ebraismo e al cristianesimo, eccetto a sé stessi….

Non sono mai stato e non sarò mai un funzionario del governo e non dispongo di informazioni privilegiate. Il mio punto di vista si basa unicamente su quanto io vedo, su quanto leggo, e sul fatto che la mia famiglia vive in questa regione da quasi 200 anni…

Avrei potuto esporvi fatti e considerazioni personali sul conflitto israelo-arabo…ma preferisco fare riferimento all’ area tra il Pakistan ed il Marocco, che è prevalentemente araba, prevalentemente musulmana, ma include anche molte minoranze non arabe e non musulmane…Lo faccio perché Israele e tutti i problemi riferiti ad Israele, qualunque cosa leggiate o sentiate nei media del mondo intero, non sono il punto centrale e non lo sono mai stati…

I milioni di morti nella guerra Iran-Iraq non c’ entravano con Israele. La carneficina che avviene ora in Sudan, dove il regime arabo-musulmano massacra i suoi cittadini neri cristiani, non ha nulla a che fare con Israele. Le frequenti notizie dall’ Algeria che ci dicono di centinaia di civili uccisi da altri algerini in qualche villaggio non c’ entrano con Israele. Saddam Hussein non ha invaso il Kuwait, minacciato l’Arabia Saudita e macellato il suo stesso popolo a causa di Israele. Assad padre non ha ucciso decide di migliaia dei suoi cittadini in una sola settimana a El Hamma a causa di Israele. Il controllo talebano sull’ Afghanistan e quella guerra civile non avevano nulla a che fare con Israele. L’ aereo Pan Am fatto saltare dalla Libia con c’ entrava con Israele. E potrei proseguire ancora e ancora.

Alla radice del problema vi è il fatto che tutta la regione musulmana è totalmente disfunzionale, e lo sarebbe anche se Israele avesse aderito alla Lega Araba e se da 100 anni esistesse uno stato indipendente palestinese. I 22 paesi della Lega Araba, dalla Mauritania agli Stati del Golfo, hanno una popolazione complessiva di 300 milioni, superiore a quella degli Stati Uniti…e con tutto il loro petrolio e le loro risorse naturali hanno un PIL minore di quello complessivo dell’ Olanda e del Belgio…Lo status sociale delle donne è peggiore di quanto fosse in occidente 150 anni fa. I diritti umani sono al di sotto di ogni standard ragionevole, malgrado il fatto grottesco che la Libia è stata eletta alla presidenza della Commissione dei Diritti Umani delle Nazioni Unite. In base ad una relazione preparata da un comitato di intellettuali arabi e pubblicata sotto gli auspici delle Nazioni Unite la quantità di libri tradotti in tutto il mondo arabo è inferiore a quelli tradotti in Grecia…

Tutto ciò crea un terreno di cultura senza precedenti per dittatori crudeli, reti terroristiche, fanatismo, incitamento all’ odio, assassini suicidi ed un declino complessivo. Ed è un fatto che quasi chiunque nella regione dia la colpa di tutto ciò agli Stati Uniti, ad Israele, alla civiltà occidentale, all’ ebraismo ed al cristianesimo, eccetto a sé stessi….

Devo anche aggiungere qualche parola a proposito dei milioni di persone dignitose, oneste, perbene che sono devoti musulmani o anche poco osservanti, ma che sono cresciuti in famiglie musulmane.Essi sono doppiamente vittime di un mondo esterno che ora sviluppa una islamofobia e del loro stesso ambiente che spezza i loro cuori con la propria disfunzionalità. Il problema è che questa vasta maggioranza silenziosa di musulmani non sono parte del terrorismo e dell’ odio ma non si sollevano contro di essi. Essi ne divengono complici per omissione…

I quattro pilastri dell’ attuale conflitto mondiale, che potrei definire la non dichiarata Terza Guerra Mondiale, sono:

  • L’ assassinio suicida: essi non sono una invenzione recente, e sono una potente arma psicologica. Il numero totale delle vittime di centinaia di assassini suicidi in Israele negli ultimi tre anni è molto inferiore a quello dovuto agli incidenti automobilistici. L’ 11 settembre è stato quantitativamente meno letale di molti terremoti. Muoiono più persone di AIDS in un solo giorno in Africa di quanti russi sono stati uccisi dagli assassini suicidi musulmani della Cecenia da quando è iniziato quel conflitto. E allora, perché ci si preoccupa tanto degli assassini suicidi? Perché fanno notizia, sono spettacolari, fanno paura, è una morte atroce con corpi smembrati e terribili ferite per tutta la vita in chi sopravvive…Un solo assassinio, aiutato dall’ isteria dei media, può distruggere l’ industria turistica di un paese per molto tempo, come è avvenuto a Bali. E non vi è difesa possibile contro gli assassini suicidi…E cosa si cela dietro agli assassini suicidi? Denaro, potere ed odio, null’ altro. Il fenomeno non ha nulla a che fare con il vero fanatismo religioso. Nessun predicatore musulmano si è mai fatto saltare in aria. Nessun figlio di qualsiasi leader politico o religioso arabo si è mai fatto saltare in aria…Gli assassini suicidi non hanno neppure alcun legame con povertà e disperazione. Nella regione più povera del mondo, l’ Africa, questo non succede mai…Vi era certamente più disperazione nell’ Iraq di Saddam che non in quello di Paul Bremer, ma nessuno si è fatto saltare in aria allora. Un assassino suicida è semplicemente un’ arma orribile di terroristi crudeli, disumani, cinici…

  • Il secondo ingrediente sono le parole, o meglio le menzogne. Le parole uccidono la gente. Un numero inverosimile di gente nel mondo arabo è convinta che l’ 11 settembre non sia mai avvenuto, o che si sia trattato solo di una provocazione americana o meglio ancora di un complotto ebraico…Se vuoi essere un antisemita, vi sono modi sottili per essero. Non hai bisogno di affermare che l’ olocausto non è mai avvenuto e che il Tempio di Gerusalemme non è mai esistito. Ma milioni di musulmani sentono dire dai loro leaders che proprio questa è la verità…

Una dimostrazione a Berlino, in cui si esibivano striscioni esaltanti Saddam e bambini di tre anni vestiti da assassini suicidi è stata definita dalla stampa e da leaders politici come una dimostrazione a favore della pace. Tu puoi essere a favore o contro la guerra in Iraq, ma definire i seguaci di Saddam, Arafat e Bin Laden come attivisti pacifisti va un po’ troppo in là. Una donna entra in un ristorante israeliano a mezzogiorno, mangia, guarda le famiglie con vecchi e bambini che pranzano ai tavoli vicini, paga il conto e si fa saltare in aria uccidendo 20 persone, con membra e teste che rotolano in giro per il ristorante. Molti leaders arabi la definiscono una martire, che condannano il gesto ma vanno a porgere le condoglianze alla famiglia. L’ assassino viene definito “ala militare”, chi lo paga equipaggia e manda in missione è definito “ala politica”, ed il capo delle operazioni viene definito “leader spirituale”.

Queste parole forniscono una infrastruttura emotiva alle atrocità. E’ stato Goebbels a dire che se ripeti abbastanza a lungo una bugia la gente ci crederà.

. Il terzo aspetto è il denaro. Enormi quantità di denaro, che avrebbero potuto risolvere molti problemi sociali in questa parte del mondo, vengono incanalate in tre sfere concentriche che promuovono la morte e l’ assassinio. Nel cerchio interno vi sono i terroristi, ed il denaro paga i viaggi, gli esplosivi, i nascondigli; nel secondo cerchio ci sono i sostenitori, i pianificatori, i comandanti, i predicatori, che spesso vivono vite molto confortevoli. Infine, il cerchio esterno include organizzazioni cosiddette religiose, educative e sociali, che oltre a nutrire gli affamati e dare una educazione scolastica ai giovani compiono un lavaggio del cervello nutrendoli di odio menzogne ed ignoranza.

Metà della popolazione del mondo arabo ha meno di 20 anni, l’ età più ricettiva dell’ odio. Di questi tre cerchi, i due interni sono finanziati primariamente da stati come Iran e Siria…quello esterno è finanziato prevalentemente dall’ Arabia Saudita, ma anche da donazioni di alcune comunità musulmane d’ Europa e d’ America, oltre che da governi, Organizzazioni Non Governative, agenzie delle Nazioni Unite.

  • Il quarto elemento è l’ illegalità. Il mondo civilizzato crede nella democrazia, nella legalità, nei diritti umani, nella libertà di pensiero e di parola. Ci sono tradizioni ingenue ed antiquate come il rispetto per simboli e luoghi delle religioni, non usare ambulanze ed ospedali per fare la guerra, non mutilare cadaveri e non usare bambini come scudi umani o bombe umane. Eppure mai nella storia, neppure sotto il nazismo, vi è mai stato uno spregio così totale per tutto ciò.

Nessun paese ha leggi contro cannibali che mangino il loro primo ministro, perché un tale comportamento è impensabile. Ugualmente le leggi internazionali non si occupano di chi spara dagli ospedali dalle moschee e dalle ambulanze, e non sanno come comportarsi con chi manda bambini a tirare sassi e si nasconde dietro a loro sparando.

Il problema è che il mondo civilizzato continua ad illudersi a proposito dell’ importanza delle leggi in un contesto completamente privo di legalità. Dopo ogni guerra mondiale le regole delle leggi internazionali sono cambiate, e lo stesso accadrà ora. Ma finché siamo nella zona di penombra molto male potrà essere causato.

Cosa possiamo fare noi? A breve termine, solo combattere e vincere. A lungo termine, solo educare la prossima generazione. I due cerchi interni possono e devono essere distrutti con la forza. Il cerchio esterno non può essere eliminato con la forza. Prima di tutto abbiamo bisogno di unità e determinazione totale del mondo civilizzato contro tutti e tre quei cerchi del male.

Se avete un tumore maligno, potete rimuoverlo chirurgicamente, e potete anche bloccarlo impedendo l’ afflusso di nuovo sangue. Se volete essere certi di averlo eliminato, è bene fare entrambe le cose.

Non ha senso cercare di capire le sottili differenze fra il terrore sunnita di Al Qaeda e Hamas ed il terrore sciita degli Hezbollah o degli altri gruppi ispirati dall’ Iran. Quando fa comodo ai loro affari, tutti costoro collaborano splendidamente.

La soluzione consiste veramente in un mondo arabo democratico? Se con democrazia intendiamo libere elezioni, libera stampa, libera parola, un sistema giuridico funzionale, libertà civili, eguaglianza delle donne, leggi contro l’ odio razziale, allora sì, la democrazia è la soluzione.

( dal discorso tenuto nell’ aprile 2004 da Haim Harari , un celebre fisico teorico già presidente dell’ Istituto Weizmann per le Scienze e presidente del Davidson Institute of Science Education. Traduzione di Federico Steinhaus ) .

Fonte: http://www.informazionecorretta.com/showPage.php?template=rassegna&id=3818

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DOPO GROUND ZERO

“…Time is not on our side”

( G. Bush )

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SENTINELLE DEI PERICOLI

(…) Da Manhattan si è scoperto che il potere di devastazione e la volontà di male sono molto più diffuse di quanto si pensava. Non c’è più un monopolio nelle mani delle nazioni con capacità nucleare. La potenza della bomba nucleare è nelle mani del primo matto. Quello che è successo a Hiroshima può succedere di nuovo. Atocha sarebbe stata molto peggio se i treni non fossero stati in ritardo. Potevano morire circa 10.000 persone. C’è un grande potere di devastazione in mano a teste vuote che possono uccidere a basso prezzo, perché bisogna non dimenticare che gli attentati delle Twin Towers sono costati quello che costano due appartamenti a Madrid. Adesso siamo molto più responsabili di quanto lo eravamo prima. Non dico che si debba essere ottimisti o pessimisti, quello che dico è che bisogna essere molto più responsabili.
Siamo passati dall’era della bomba nucleare (bomba H) a quella della bomba umana (bomba h [umano in francese comincia con la H, humain; ndr]).
La tentazione è girare lo sguardo e tentare di vivere felici come se niente fosse successo, ma quando uno cede a questa tentazione la realtà ci cade addosso come le Twin Towers o Atocha. Bisogna essere sentinelle dei pericoli.

da Il nichilismo terrorista e la crisi occidentale ( José Luis Restán e David Blázquez,
da “Tracce” giugno 2004, rivista di CIELLE)

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