ISRAELE DI FRONTE ALL’ASSURDO
Alba di sangue a Tel-Aviv. Sotto l’alto patrocinio della Corte di giustizia dell’Aja, che ha dichiarato contraria al diritto internazionale l’infelice ma necessaria barriera costruita da Israele in Cisgiordania per impedire le infiltrazioni dei terroristi palestinesi, ieri mattina a Tel Aviv una prima bomba ha ucciso una ragazza di 19 anni e mutilato decine di civili, di cui quattro molto gravi.
L’attentato è il primo in Israele dal 14 marzo scorso nel porto di Ashod, e il primo a Tel Aviv dall’aprile scorso , quando un giovane inglese di origine pakistana si era fatto esplodere in un bar sul lungomare della città,. Stavolta non è dovuto all’attacco di un martire-killer, ma è stato messo a punto – secondo la polizia di Tel Aviv – tramite una bomba nascosta presumibilmente nottetempo dietro a un cespuglio, alla fermata dell’autobus. Nell’ordigno, contenente due chili di esplosivo, erano stati inseriti chiodi e bulloni per rendere più devastante l’effetto della deflagrazione avvenuta alle 7,10 del mattino – ora di punta, perché in Israele la domenica è giorno lavorativo.
L’attentato è stato rivendicato dalle falangi Al-Aqsa, il maligno gruppo palestinese vicino al movimento al Fatah del vecchio terrorista non ancora in pensioneYasser Arafat – il quale condanna l’attentato avvenuto ieri a Tel Aviv insinuando perfidamente che si tratta di una provocazione israeliana.
MO, Arafat condanna attentato Tel Aviv e parla di provocazione
“Voi sapete perfettamente chi sta dietro a queste azioni. Israele lo sa, gli americani lo sanno e gli europei lo sanno…”, ha affermato il presidente dell’Anp. Il Raiss è restato nel vago e non ha precisato le sue affabulazioni o accuse, della serie Mille e un complotto. Il genere è molto seguito dai lunatici della regione mediorientale e viene apprezzato anche nel mondo letterato di Roma o di Parigi dove matura quel caratteristico senso di noia e di sazietà che lo predispone allo sfogo della barbarie.
“Voi sapete perfettamente” ? L’avverbio “perfettamente” è enfatico e immotivato sulla base dei fatti. Ma “You know who is behind these acts. Europe knows it, the Americans know it, the Israelis know it” insinua il sospetto di un complotto israeliano e offende le vittime, blandendo nello stesso tempo “gli americani” e “gli europei” presunti sapere quello che tutti saprebbero, ma che Arafat non dice… il raìss vuole seminare ancora una volta il dubbio, depistare e sfocare le proprie responsabilità e perfidamente convincerci della giustezza del processo alla vittima appena consumatosi all’Aja. Ben sapendo che quello del processo alla vittima è una debolezza verso cui gli europei sono torbidamente attratti. Così i 1200 morti civili Israeliani, dall’inizio della seconda ondata terrorista, non esistono: la barriera viene presentata come un esempio di accanimento israeliano volto a causare disagi ai poveri arabi, i quali se ne stanno pacifamente a casa loro. Mai un accenno all’ipotesi che la barriera sia, come purtroppo è il caso, il risultato di un terrorismo ai danni dei civili israeliani organizzato nella forma imprevedibile del suicidio-massacro, che richiede specifiche ed appropriate azioni di prevenzione, di contrasto e di difesa dal terrorismo suicida. Mai, anche nell’informazione giornalistica o televisiva italiana, il riferimento alll’unica causa dell’esistenza di una barriera difensiva, che viene presentata nella maggior parte dei casi come un’entità metafisica di immotivato respingimento e di mancanza di accoglienza e di generosità, quando non viene addirittura descritta come una manifestazione di sadismo: il “Muro”.
Quanto alle insinuazioni di Arafat, già nel marzo scorso, per sfocare lo scandalo rappresentato dall’invio di un martire-killer di 12 anni con uno zainetto esplosivo, bloccato dai soldati israeliani, la propaganda palestinese aveva inventato e lasciato correre la voce che si trattasse di una provocazione degli israeliani.. ( Il racconto del baby-kamikaze ). Anche questa volta, mentre riceve le congratulazioni di mezzo mondo, il vecchio terrorista recidivo, malato e sempre più corrotto, non rinuncia alla teoria del complotto e insinua che Israele si è messa da sé la bomba alla fermata dell’autobus per contrapporre l’ennesimo attentato alla risoluzione dell’Aja. Arafat lo ha fatto altre volte, al seguito dell’attentato a Beit Lid con decine di giovani vittime, nel 1996, e quando è stato assassinato il ministro Rehazavam Levi.
Secondo la teoria del complotto, diffusa non solo nei bassifondi delle piazze arabe, ma anche alle televisioni e nei palazzi dei tiranni, Israele si mette le bombe per perseguitare i poveri palestinesi, come se i palestinesi non fossero vittime del vittimismo organizzato e così “vendute” a tante persone di buon cuore. Ma Arafat questa volta aggiunge anche che gli americani dovrebbero saperne di complotti, dal momento che si sono buttate giù le torri per avere un alibi per colonizzare il mondo arabo e islamico, e che gli europei – soprattutto quelli del Sud, più caldo – sanno tutto ciò “perfettamente” perché sono furbi e intelligenti quasi quanto gli arabi, mentre lui, Arafat, resta un impunito.
Si tratta di un’ennesima assurdità arraffattiana, ma anche di una posizione politicamente molto furba , o perlomeno così pare, non fosse che perché in linea con quell’altra assurdità che con la complicità dell’ONU e delle sue burocrazie a favore dei tiranni sottopone a un processo all’Aja una piccola e infelice democrazia che erige una barriera protettiva a difesa della popolazione civile vittima dei criminali attentati dei palestinesi e della jihad islamica e internazionale. Israele è la vittima delle infiltrazioni dei terroristi spietati e dell’imprevedibile perfidia dei vicini martiri-killer appositamente costruiti, organizzati e ben finanziati, ma non ha il diritto di difendersi in maniera appropriata e deve tacere.
Se la barriera difensiva diventa un pretesto per fare un processo alle vittime, perché mai Arafat non avrebbe dovuto approfittarne per uscirsene con furbesche insinuazioni che sfocano sia le proprie responsabilità sia quelle degli assassini? D’un sol colpo i criminali vengono messi sotto l’alto patronato dell’insipienza dell’Europa antisemita e progressista e del parere del club di dittatori che gode della maggioranza all’Onu . Anche secondo Le Monde, peraltro, ad aver valore sono le parole dei carnefici, mentre quelle della vittima sono gli sfoghi inutili di un “approfittatore”. Se infatti il capo del governo d’Israele, l’infelice Sharon, giustamente nota inorridito, davanti ai suoi e ai nostri morti, quanto sia assurda la sentenza dell’Aja, ecco che il giornale francese offre ad Arafat pretesti per rafforzare le sue accuse di provocazione. Secondo Le Monde ( giornale definito con termine appropriato “schifoso” da : http://www.iloveamerica.splinder.com/), Sharon avrebbe “approfittato” dell’attentato alla stazione dei bus di Tel Aviv “en tirant argument pour fustiger l’avis de la Cour internationale…”.
Ariel Sharon, primo ministro d’Israele, ha constatato, con parole chiare, una triste, assurda e sgradevole realtà: “Un’ isareliana è stata assassinata da terroristi palestinesi criminali. L’assassinio di oggi è il primo sotto il patrocinio del parere della Corte internazionale di giustizia dell’Aja”.
L’assurdo è che la barriera difensiva diventa un pretesto per fare un processo alle vittime e oscurare le responsabilità dei massacratori di innocenti, e che se la vittima posta davanti a un attentato osserva che la barriera difensiva è utile, ha una ragion d’essere, che è controproducente offrire alibi ai criminali, ecco che il processo alla vittima si rafforza: viene infatta accusata di “approfittare” di un fatto evidente e doloroso per sfogarsi, come se non fosse il primo ministro di un paese martoriato dai terroristi e come se l’attentato non si fosse consumato a suo danno e proprio sotto il patrocinio della Corte di giustizia dell’Aja. Il primo assassinio posto – tra i brindisi dei terroristi – sotto il patrocinio del parere della Corte internazionale di giustizia dell’Aja…
Mentre i terroristi palestinesi continuano ad assassinare con perfidia i cittadini israeliani, la Corea del Nord – tra i paesi che hanno promosso il processo alla barriera difensiva, dichiarando che la sua esperienza con i “muri” ha portato alle divisioni con la Corea del Sud (sic!) – può intanto continuare a uccidere i suoi cittadini con le camere a gas, mentre possono continuare a compiere le loro nefandezze in sordina, nel più totale disprezzo dei diritti umani e della vita umana, Cuba, Indonesia, Malesia, Egitto, Pakistan, Arabia Saudita, Yemen, Siria, Libano, Iran, Marocco (il governo del giovane Mohamed VI, emiro dei credenti, condanna la barriera costruita da Israele per non urtarsi con l’ascesa del fondamentalismo islamico e antisemita nel paese ) Brasile, Sudan con i suoi milioni di morti di cui nessuno parla. – forse perché due milioni di neri morti non fanno comodo a nessuno e nessun politico ne “approfitta” magari per fustigare l’ONU cieca e sorda alle peggiori nefandezze (sulla disattenzione alle cose presenti, Antonio Vigilante in : http://minimokarma.splinder.com/) …. Il mondo che al suono della grancassa non fa che chiedere la condanna del “Muro” in Israele, sfocando le proprie queste sì, vere nefandezze, è quello stesso mondo di lugubri dittatori del quale esultando il terrorista Arafat ha detto: “Il parere della corte di giustizia dell’Aja dimostra che il mondo e’ al fianco del popolo palestinese contro questo muro ”.
Proprio così: quanto c’è di peggio al mondo si ammanta delle insegne del diritto internazionale, prende in ostaggio la giustizia ed emette sentenze inappropriate alla realtà del terrorismo maligno, perseguendo burocraticamente e a rottadicollo, con a capo Kefiah Annan, la triste politica del peggio e contribuendo così alla destabilizzazione della regione e inevitabilmente anche dell’Europa. Così va il mondo.
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– Documenti palestinesi:
http://www.mfa.gov.il/MFA/MFAArchive/2000_2009/2002/3/Operation%20Defensive%20Shield#docs
Contenuti del dossier
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La dimensione ideologia e indottrinamento da parte di alti ufficiali dell’Autorità Palestinese
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Finanze e finanziamenti del terrorismoda parte di membri di ANP
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Gli apparati di sicurezza con cui ANP e Fatah sostengono il terrorismo
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Le Brigate di Al Aksa e Fatah sono in realtà un unico ente sotto la gestione di Yasser Arafat.
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L’approvvigionamento di armi da parte di ANP in violazione degli Accordi Internazionali
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Cooperazione tra ANP e gli Stati sponsor del terrorismo
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Corruzione in ANP
APPENDICE
Caratteristiche delle infrastrutture terroristiche sviluppate da ANP:
Jenin – la capitale di terroristi suicidi.
Nablus -la principale infrastruttura del terrorismo.
Betlemme -ingiustizie verso la popolazione cristiana
Fonte:
dossier Arafat, anche in: www.alfabravocharlie.com
Additional documents connecting Arafat and the PA to terrorists and terrorist activities
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La Stampa – 2004-07-12 – “La sentenza dell’Aja riabilita Arafat”
e la pace si allontana
Fonte: http://www.informazionecorretta.it/showPage.php?template=rassegna&id=3875
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Intanto, lo stesso giorno del massacro di cittadini israeliani a Tel Aviv, in Francia appare la seguente notizia ( poi rivelatasi l’invenzione, comunque sintomatica, di una mitomane) : 11 lug 21:52 Francia: 23enne aggredita perche’ ritenuta ebrea, sdegno nel paese
PARIGI – La stampa e i politici francesi stanno condannando in queste ore un’aggressione mossa da anti-semitismo avvenuta in Francia. Una 23enne di Parigi e’ stata assalita da un gruppo di nordafricani che le hanno tagliato i capelli, strappato i vestiti e dipinto delle svastiche sul corpo perche’ ritenuta [!] ebrea. E’ avvenuto su un treno nella zona a nord di Parigi davanti ad altri viaggiatori che non hanno fatto nulla per impedire le violenze. Con la donna anche il figlio di un anno fatto cadere dai delinquenti dopo il che hanno rovesciato la carrozzina. (Agr)
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IL MURO , IL LUTTO E IL VENTO
Goya, “Il sonno della ragione produce mostri”. Anche la
sua veglia. Il caso più recente è quello della veglia della
ragione della corte dell’Aja che ha prodotto mostri,
così come rischia di produrre altri mostri la veglia
della ragione dell’Onu.
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UN INTERVENTO “MOLTO PERSONALE” ( COME DIREBBE ANCHE WOODY ALLEN…)
« Je tire de l’absurde trois conséquences qui sont ma révolte, ma liberté, ma passion. Par le seul jeu de ma conscience, je transforme en règle de vie ce qui était invitation à la mort – et je refuse le suicide ».
( Albert Camus Qui trovate degli interessanti documenti su Camus )
Il vero muro, anche di gomma, è nell’assurdità di un mondo sordo e sordido, contro il quale fin dai tempi di Caino e Abele urtano vittime e carnefici, mentre in un giro senza fine di travestimenti multipli sembra difficile il cammino quaggiù degli uomini e delle donne sensibili e riflessivi. Il mondo in cui si gettano falsi ponti, si scavano gallerie sotto le case per metterci dentro l’uomo-bomba, e si rubano le gambe e gli occhi dei bambini sugli autobus e nei mercati, e poi esultando come Arafat si fa loro il processo alle Alte corti, è un tale verminaio, gruviera, tritacarne, guazzabuglio e dolciastra malattia medio-orientale e planetaria che oltre a predisporre le amare medicine in un sinistro tintinnìo di ferri, pure necessari, non resta che augurarsi che soffi il vento…
Ancora le grida, le sirene, le campane…proprio come sempre… E noi, poveri Europei sempre in partenza, erranti e disponibili ? Ancora qui, a camminare tra le nebbie con Cèline ?
Quanto a me, io volgerò lo sguardo verso il Signore, spererò nel Dio della mia salvezza; il mio Dio mi ascolterà. Non ti rallegrare per me, o mia nemica! Se sono caduta, mi rialzerò; se sto seduta nelle tenebre, il Signore è la mia luce. Io sopporterò lo sdegno del Signore, perché ho peccato contro di lui, finché egli difenda la mia causa e mi faccia giustizia; egli mi condurrà fuori alla luce e io contemplerò la sua giustizia. ( Michea 7:7-9. )———————————–
Per quella fragile felicità che, dopo il lutto, resta, e per quella gioia, quella gioia eccessiva che è più profonda della morte e pare essere proprio il segreto del linguaggio, forse vale la pena non spegnere subito il computer, non soffiare sulla lampada vacillante e continuare questo blog che talvolta mi appare come una gran perdita di tempo…
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AGGIORNAMENTO
Il Foglio – 2004-07-13 – “La fatwa dell’Aja approva il terrore”
analisi di una sentenza peggiore di quanto non sembri
http://www.informazionecorretta.it/showPage.php?template=rassegna&id=3884
Ciao, non so se ti è già arrivata questa comunicazione. Abbiamo messo online un blog aggregator di cui anche il tuo blog fa parte. Il problema però è che splinder non ha gli rss feeds. C’è una soluzione alternativa, solo che occorre la tua collaborazione.
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ciao
diego galli
responsabile radioradicale.it