Cappuccetto rosso:

                “Ringrazio i miei rapitori

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Ringrazio i miei rapitori. Sono stata rapita da brave persone che volevano la liberazione del Paese”. Sono le parole di Cappuccetto rosso apparsa in un video registrato poco prima della sua liberazione e trasmesso da Al Jazeera. “E’ un sacco bello e politicamente corretto – ha poi continuato – essere un attimino sequestrati, umiliati, terrorizzati e sottomessi dalle persone che amiamo, e pagare loro un giusto riscatto”.

Costretta gentilmente a pagare il pizzo ai rapitori con i nostri soldi e liberata poi da un cacciatore, che purtroppo per salvare la vita a Cappuccetto rosso, è stato ucciso dal "fuoco amico" ( maledizione in tutte le maledette guerre)  in un incidente mentre uscivano nottetempo e di soppiatto dal bosco , ha ripetuto : “ I rapitori mi hanno assistito, non mi hanno mai trattata male, sono solo un po’ provata da quello che è successo nelle ultime ventiquattro ore… ”.

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da Nuove Leggende italiane ( frammenti)

Donna Rubia

Quando le coste della Sinistria erano saccheggiate dai pirati, vicino al Manifesto approdò una nave saracena che però portava le insegne di Resistenti. E anche i pirati si erano travestiti, in modo tale da ingannare chiunque. I compagni del posto sempre pronti a innamorarsi dell’uomo sbagliato corsero a vedere e qualcuno chiese ai bertinocchi di dov’erano. «Di Resistentia» rispose uno. «Siamo venuti a portarvi il Corano e tanta tanta frutta per le vostre donne e soprattutto per Donna Rubia, che li apprezzerà più di tutte. Correte al Manifesto e avvertitela.» Donna Rubia, che era la più sagace e intelligente ragazza della Sinistria, venne avvertita e andò a vedere un attimino le cose dei finti Resistenti.

Ma una volta a bordo, mentre guardava e sceglieva, non si accorse che la nave era salpata e che il vento la portava sempre più lontano. Quando furono in mare aperto, però, si rese conto che l’avevano ingannata e rapita.

Agitandole la scimitarra sotto il naso, il mujahidin del gruppo che si faceva chiamare “ Senza Confini” le disse che lei era destinata all’harem del califfo, perciò tanto valeva rassegnarsi. «Berlusca è ricco, anche di savoir faire, la mia liberazione aumentebbe l’audience fra la popolazione italiana ipocrita, emotiva e fragile, e se chiederai un riscatto ti pagherà bene» disse allora Donna Rubia; e il mujahidin che aveva una lunga pratica di razzie e di sequestri di infedeli non rispose di no. Cosi, appena passò una nave cristiana, accostarono e la ragazza raccomandò ai marinai di far sapere al capo del Governo che per riscattarla ci volevano tre leoni, tre falchi e tre colonne d’oro. Quando lo seppe, il Governo si disperò: era un riscatto impossibile, non poteva pagarlo.

Allora Donna Rubia mandò a dire a suo marito di pagare un riscatto cosi e cosi, ma nemmeno lui seppe procurarselo. E finalmente vennero avvertiti i suoi tre fratelli, che non ci stettero a pensare su: fecero coprire d’oro le loro spade e poi, con una barca velocissima, raggiunsero la nave pirata. Salirono a bordo e dissero al capitano: «Siamo venuti a riscattare nostra sorella! Volevi tre leoni? Eccoci qui, siamo noi e te ne accorgerai quando ti sbraneremo. Volevi tre falchi? Siamo sempre noi, che voliamo sul mare per salvare Donna Rubia.

E quanto alle tre colonne d’oro, eccole.» Gli mostrarono le tre spade, e un momento dopo stavano infilzando qua e là sbudellando , finché tutti i pirati dell’associazione a delinquere detta "mujahiddin senza confini" non furono morti stecchiti. Poi riportarono Donna Rubia al Manifesto, sulle coste della Sinistria. Ma la storia è finita male e non è andata proprio così.

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Saraceni decapitano prigionieri cristiani, XIV sec.

L’errore, rivelatosi fatale,  non è solo quello di trattare con i terroristi, incrementando il mercato dei sequestri e rendendoli sempre più baldanzosi fino a minacciare con armi chimiche, atomiche e batteriologiche, ma quello di trattare “all’italiana”. Trattare a tutti i costi con il nemico senza coordinarsi chiaramente con gli Americani e il Governo iracheno, pagare il pizzo ( forse di 6 milioni di Euro o Dollari) per il riscatto della sorella corsa a rottadicollo a gettarsi in zona di guerra fra le braccia dei “resistenti” perché innamorata della barbarie, può – in una situazione di feroce offensiva terrorista fra attentati, decapitazioni e autobombe kamikaze – portare a qualche incidente di percorso. Che purtroppo si è verificato, com’era prevedibile.

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”E’ da escludere che gli americani volessero uccidere Giuliana Sgrena e comunque non avrebbero ucciso un agente del Sismi mettendo a rischio la collaborazione del servizio collegato”. E’ quanto osservano, all’ADNKRONOS, fonti dell’intelligence italiana. Un’opinione contraria all’ipotesi, avanzata dal compagno della giornalista del ‘Manifesto’, Pierre Scolari, secondo cui il fuoco che ha ucciso Nicola Calipari non sarebbe dovuto ad un tragico errore ma piuttosto ad un agguato che aveva come obiettivo proprio la reporter. Ma se questa ipotesi fosse vera, si fa notare ancora nell’ambiente dei servizi di sicurezza, ”sarebbe stato molto piu’ semplice per gli americani mandare i loro agenti a farla sopprimere e quindi addossare la responsabilità agli iracheni. Oppure mandare iracheni prezzolati a fare il lavoro sporco, piuttosto che tentare di farla morire sotto fuoco amico, senza riuscire nell’intento”.

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ROMA – L’ultimo omaggio a Nicola Calipari sarà al Vittoriano, nella stessa sala che ha accolto le bare dei martiri di Nassiryia. Nicola Calipari, poliziotto schivo ed eroe generoso, ora avra’ dal Presidente della Repubblica una medaglia d’oro al valore e un funerale di Stato. Ma soprattutto sara’ ricordato come l’uomo che ha salvato Giuliana Sgrena a costo di sacrificare la propria vita al servizio della Patria.

 

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IRAQ – “I terroristi ‘resistono’ al nuovo Iraq della democrazia”

Attentati, autobomba, sequestri e decapitazioni: è resistenza o terrorismo?

Uccidere donne e bambini è fare resistenza? “ Non c’è nessuna resistenza organizzata, sappiatelo: chi compie queste violenze fa “resistenza” agli iracheni che vogliono ricostruire il loro paese. Gli iracheni invece “resistono” al terrorismo e non fanno attentati che invece sono opera di infiltrati stranieri. L’ho ripetuto più volte: in Iraq sono entrati sauditi, giordani, siriani, sudanesi; l’ha detto anche il primo ministro Allawi. È chiaro che ci sono collaboratori iracheni, che per soldi nascondono i terroristi”. Mons. Sako, Vescovo di Kirkuk :

Fonte:http://www.asianews.it/view.php?l=it&art=1912

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4 Marzo 2005

Il vescovo ausiliare di Baghdad chiede di non dimenticare gli altri ostaggi irakeni e stranieri.

Mons. Warduni su rilascio Sgrena: “La Chiesa irakena non è mai stata assente”

Fonte: http://www.asianews.it/main.php?l=it

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Consiglio di lettura

Tito Livio – AB URBE CONDITA – Libro 7
Tito Livio – Storia di Roma – Libro 7.

 -  Dichiarazioni della Sgrena raccolte dal Corriere della Sera.

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5 risposte a

  1. Loreanne scrive:

    Bizzarra e irriverente lettura della realtà.

    Non mi sembra un avvenimento su cui fare speculazioni politiche,

    nè dell’ironia.

  2. giannidemartino scrive:

    Continuo a pensare che la bizzarria sia quella di considerare, infantilmente, i sequestratori buoni. e gli americani cattivi.

    Quanto al suggerimento di non fare speculazioni politiche, si rivolga al giornale e al partito, non so se se si è accorta che stanno strumentalizzando parecchio l’incidente.

    Grazie comunque per la bacchettata sulle dita, parlate solo voi sinistrati che siete così seri, prudenti, informati e antropologicamente superiori.

  3. viga scrive:

    gianni,caro,gianni, ti suggerisco una lettura che di sicuro ti piacerà perchè ti rivedrai ,anzi mi ringrazierai perchè ti farò rivivere la tua gioventù quando frequentavi la fgci,scrivevi per lotta continua ecc..si chiama: i peggiori crimini del comunismo,che bel titolo,non trovi?Scritto da Chiesa e Vauro,di cosa parla il libro? Di te..si gli ex-comunisti che poi passati dall’altra parte sono i più zelanti anticomunisti,ovviamente sta gente l’ha fatta per nobili ragioni di poltrone e così via,tu di sicuro sei puro e onesto.Però mi spieghi come ti è successo di fare questo grande passo,come mai questo coraggio di esser una specie di fallaci dei poveri,si inzomma un sanfrancesco della misera ironia?Mi sembra che la mancanza di rispetto nei confronti di giuliana sia talmente eccessiva che guarda mi fai ridere…comunque mi sa che ti scriverò spesso,spero che un vivace,sarcastico scambio di opinioni non ti disturbi,saluti da davide,segretario di sezione di un paese della brianza,per giunta trotszkista e anche interista! Ma se esser anticomunisti non è un crimine figurati esser antiamericani…ciao gianni..l’ottimismo è il profumo della vita

    ps:il manifesto,scolari,la sinistra ha reso omaggio a Nicola,certo che lui è morto per proteggere Giuliana,certo che gli americani hanno sequestrato,macchina,cellulari e li han tenuti fermi per un po’ di tempo,certo che disgrazia o no non è la prima volta che loro fan queste cose è toccato a un solfato bulgaro e a tantissimi iracheni i quali siccome sono brutti e di sicuro terroristi meritano la morte,mah..bizzarre teoria avete voi fascisti o forzaitalioti o leghisti ,non so che sei diventato…ciao gianni!!!riprenditi sei ancora in tempo

  4. giannidemartino scrive:

    Il comunismo? Guarda che è crollato insieme a un muro qualche decennio fa. Forse perché occupato nella lettura di Vauro, non te ne sei ancora accorto.

    Quello che sembra ancora in piedi, ancorché piedi traballati e in girotondo, è l’implacabilità verso le debolezze delle democrazie, specialmente verso le debolezze della democrazia americana impegnata in una orribile guerra al terrorismo islamico che purtroppo durerà lunghi anni. Quello che sembra ancora in piedi, è anche l’indulgenza, se non il tifo, nei confronti dei peggiori crimini, purché perpetrati in nome delle ideologie totalitarie brune, rosse o verdeislam in nome dell’antiamericanismo.

    Si può così arrivare fino a ringraziare i propri rapitori e dire, per partito preso e cecità ideologica, qualche sciocchezza di troppo. Come Diliberto, per esempio, che ha già emesso il suo inappellabile verdetto del popolo; oppure Pier Scolari, che sospetta un complotto della Cia per eliminare la sua compagna, manco fosse Salvador Allende.

    Il guaio è che tanti poveri ragazzi generosi e smarriti, più emotivi che riflessivi e sensibili, ci credono veramente, e nel rifiuto di pensare la complessità e di leggere la sgradevole e imprevedibile realtà di quanto di nuovo sta accadendo al mondo, non si rendono conto della gravità e i pericoli del momento e della necessità di lavorare per l’unità del nostro Paese, per non cadere, ancora volta, preda prima dello smarrimento e del marasma, e poi delle due Italie, della guerra civile strisciante e della tirannia.

    P.S. Stando così le cose, forse meglio apparire come un “sanfrancesco della misera ironia” che non essere un benestante campioncino del peggior cinismo di sinistra, come appunto il tuo cattivo maestro Vauro. Non dirmi che sei anche tu una vittima dei libri di Vauro. Non sarebbe un granché, e se non ti accontentassi di poco forse sapresti che nel panorama letterato italiano, medio-italiano, sazio, annoiato e predisposto alla barbarie, c’è di peggio.

    P.P.S

    Descrizione del libro suggerito

    Giulietto Chiesa e Vauro

    “I peggiori crimini del comunismo” ( il titolo vorrebbe essere ironico, invece è semplicemente cinico)

    Editore Piemme, 2004

    «Queste sono pagine per stomaci forti, perché non c’è limite all’abiezione dei comunisti di cui ci occuperemo. Si pensi a Giuliano Ferrara, uno dei più preclari. La sua diabolica abilità lo ha portato ad essere membro del PCI e informatore della CIA. Riteniamo che la CIA abbia subito per questo danni incalcolabili. Si pensi a Sandro Bondi, già sindaco comunista. A Ferdinando Adornato, Renzo Foa, Tiziana Maiolo, Gianni Pilo… E solo un parziale elenco dei pericolosi comunisti che sono riusciti a infiltrarsi nei gangli dello Stato. Queste pagine rappresentano la prova irrefutabile della perdurante pericolosità del comunismo.»

  5. giannidemartino scrive:

    Non bisognava fare dell’ironia né una “lettura irriverente della realtà” ( Loreanne dixit). Già, eravamo entrati nella Settimana Santa della Sgrena…

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