FESTA DELLE DONNE

    L’8 MARZO NON PER TUTTE

voile

La lapidazione per il crimine-peccato di zina ( adulterio, fornicazione) è un pericolo quotidiano per molte donne che vivono nei paesi islamici o in via d’islamizzazione come i quartieri di alcune città europee come l’Olanda e la Francia, o americane come il Canada. La pena prevista dalla sharia o legge islamica in Afghanistan, Arabia Saudita, Yemen, Iran, Sudan, Pakistan, Emirati Arabi, Somalia, Nigeria è la lapidazione. Di solito la condannata viene legata e sepolta in una fossa fino al collo e le si fa la festa colpendola con pietre che, secondo la sharia, non devono essere né troppo grandi da causare la morte immediata né troppo piccole da non avere alcun effetto. Ma, come afferma Hani Ramadan, direttore del Centro Islamico di Ginevra, nel suo articolo La sharia incompresa si tratterebbe semplicemente di punizioni dal valore dissuasivo:

… queste punizioni – scrive Hani Ramadan – hanno soprattutto un valore dissuasivo. Mohamed stesso faceva di tutto per rinviarne l’applicazione. Così, quando Mâ’iz si presentò davanti all’Inviato di Dio chiedendogli di purificarla perché aveva commesso adulterio, quest’ultimo si allontanò da lei. Ma Mâ’iz confessò il suo errore quattro volte. Di conseguenza, il Profeta non poteva che ordinare la sua lapidazione.

Poiché si tratta di un comando divino, il rigore di questa legge è una prova per i musulmani stessi. La lapidazione costituisce una punizione, ma anche una forma di purificazione.

E’ proibito insultare il colpevole. Dopo la morte, si prega per lui. E’ quel che fece il Profeta per una donna che si era consegnata per essere lapidata dopo aver partorito un figlio adulterino, e il cui pentimento era stato sincero.

La volontà di Dio, per i credenti, si esprime a due livelli: nel libro della Rivelazione e in quello della Creazione. Le dottrine giudee, cristiane e musulmane affermano unanimemente che Dio solo è il creatore di tutte le cose. Ora chiediamoci: chi ha creato il virus dell’Aids ? Osservate attentamente che la persona che rispetta strettamente i comandi divini è al riparo da questa infezione, che non può colpire – a meno di un errore nella trasfusione di sangue – un individuo che non intrattiene alcun rapporto extraconiugale, che non ha pratiche omosessuali e che evita il consumo di droga. In rapporto a questi principi di base, si espongono alla contaminazione solo coloro che hanno un comportamento deviante.

Prima di giudicare tale concezione come moralizzatrice e completamente obsoleta, propongo semplicemente di fare uno sforzo di riflessione: la morte lenta di un malato di Aids è forse meno significativa di una persona lapidata? Per il musulmano, i segni divini che l’intelligenza  ( per modo di dire, N.d.C.) umana percepisce si scoprono tanto nell’universo che nella legge (…) ”. Le Monde, 09.09.02 

( L’illustrazione è di Steph Bergol ).

 

   Leggi:  La charia incomprise (par hani Ramadan) -> Lapidation et islam

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" LA LAPIDAZIONE E’ NECESSARIA PER LA PROTEZIONE DELLA DIGNITA’ DELLA FAMIGLIA". IL CONSIGLIERE PER GLI AFFARI FEMMINILI DEL PRESIDENTE IRANIANO KHATAMI NE DIFENDE L’APPLICAZIONE CONTRO LE DONNE

Iran. Dalla Commissione Femminile del National Council of Resistance of Iran.

traduzione a cura di Iemanjà

In risposta alle critiche di Laurette Onkelinx, la deputata belga Primo Ministro e Ministro del Lavoro, a proposito delle punizioni inflitte alle donne con la lapidazione in Iran per "adulterio" e "corruzione", Zahra Shojali, consigliere di Khatami per gli Affari Femminili, ha difeso strenuamente questa disumana punizione e ha detto:

"La lapidazione in Iran è stata introdotta con l’intenzione di preservare la dignità della famiglia" (riferito dal quotidiano Ressalat il 6 /7/02)

FONTE: http://utenti.lycos.it/lapidazione/

http://www.alfabeti.org/Donne4.htm

La dura "difesa" della lapidazione delle donne in Iran da parte del consigliere per gli Affari Femminili è una prova del fatto che tutte le fazioni all’interno della dittatura religiosa dei mullah condividono lo stesso punto di vista sulla discriminazione contro le donne. Contrariamente a quanto afferma la loro propaganda, non c’è stato nessun passo in avanti nella condizione femminile in Iran durante gli anni della presidenza Khatami.

Solo dal 1997 al 2002 sono state eseguite 23 sentenze di lapidazione, e 16 delle vittime erano donne, fra cui Shahnaz, Sima, Ferdows e Ashraf. Attualmente altre donne aspettano di essere lapidate a morte.

 

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IRAQ. Donne kamikaze per l’8 marzo

VITTIME – “Intanto le irachene continuano a morire, in attacchi indiscriminati, in attentati mirati o per mano dei loro sequestratori. Martedì tre donne, additate come prostitute dagli estremisti islamici, sono state uccise da colpi d’arma da fuoco a Sadr City, il popoloso quartiere sciita di Bagdad. E ci sarebbero delle donne anche tra i 15 corpi di pellegrini senza testa scoperti sempre nel triangolo della morte. L’aumento degli attentati a sfondo religioso è uno dei segnali più inquietanti per le irachene che si battono per l’avvento della democrazia – è stato sottolineato oggi in una conferenza stampa indetta a Bagdad da cinque donne ministro per celebrare la giornata internazionale della donna”. Fonte: http://www.corriere.it/

 

 

 

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IMPLACABILI VERSO LE DEBOLEZZE DELLE DEMOCRAZIE MA INDULGENTI O CON GLI OCCHI VELATI NEI CONFRONTI DEI PEGGIORI CRIMINI ATTUALI, PURCHE’ PERPETRATI IN NOME DELLA “RESISTENZA” ISLAMISTA ALLA DEMOCRAZIA , ADDIRITTURA PARAGONATA ALLA NOSTRA RESISTENZA AL NAZIFASCISMO , SENILI GIORNALISTI ANTITALIANI , TEOLOGI DELLA LIBERAZIONE CON LA KEFIAH E SOSTENITORI DELLA SHARIA ANCHE IN ITALIA, ORGANIZZANO UNA MANIFESTAZIONE IN NOME DEI POPOLI OPPRESSI DALL’ “IMPERIALISMO AMERIKANO":

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MANIFESTAZIONE NAZIONALE

DOMENICA 13 MARZO 2005 Il programma della giornata

ore 11: Sant’Anna di Stazzema (LU) MANIFESTAZIONE NAZIONALE

1944 S.ANNA – 2004 FALLUJA

Commemorazione congiunta dei martiri del nazismo, del fascismo e dell’imperialismo americano

Tra le adesioni individuali alla manifestazione ne sono pervenute due particolarmente significative. Sono quelle di:

GIORGIO BOCCA – Giornalista, partigiano e storico della Resistenza, autore nell’ultimo anno di innumerevoli articoli controcorrente sulla Resistenza irachena.

GIULIO GIRARDI – Filosofo e Teologo della Liberazione da sempre impegnato a fianco delle lotte dei popoli oppressi.

HAMZA PICCARDO – Segretario UCOII (Unione delle Comunità ed Organizzazioni islamiche in Italia).

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Segnalazione di Kaveh Mohseni, portavoce degli studenti iraniani :

NO ALL’ESECUZIONE DELLE DONNE IN IRAN
 
Petizione da sottoscrivere.

 

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2 risposte a

  1. viga scrive:

    Ovviamente condanno l’uso della violenza nella religione musulmana,anzi io sono pure per l’ateismo di stato,le religioni in fin dei conti sono catene per il popolo altro che oppio,mr Marx,che costringono le classi meno abbienti a vivere sottomessi ai poteri corrotti delle istituzioni.Comunque ribadisco che in Iraq esiste una resistenza che come scopo ha quella di liberare quel paese dall’occupazione americana,dai loro killers che con leggerezza sparano contro qualsiasi cosa si muovi,la fine di Nicola lo dimostra,nel senso che han avvertito del loro arrivo,la macchina viaggiava a 40 all’ora,per cui ho veramente è un agguato oppure e questo è peggio siamo in mano a dei cretini pericolosi,quindi bisogna esser sensati e torniamocene a casa.Perchè da una parte tu noti i bizzarri e onirici difensori dell’estremismo islamico,mi sembra che tu anche intelligentemente e con sottile furbuizia voglia portare avanti una tesi traballante,islamici=terroristi,direi che invece il mondo della resistenza è variegata e merita attenzione.L’America è una nazione nata dal sangue,dal massacro,dal genocidio,parlo degli indiani,è una nazione razzista,vedi le condizioni dei neri,e conduce una politica imperialista-colonialista all’estero delle peggiori e più infami,vedi cile ,argentina, indonesia,afghanistan,kosovo,iraq.

    Per non parlare dei fatti di sangue che han visto la loro partecipazione pure qui in italia:basti il Cermis.Per cui è ignobile e condannabile l’uso politico della religione islamica e io sono tra i primi a condannarla,ma Gianni penso che sia anche ora di smetterla di esser filoamericani, si può esserlo a 20 anni,poi forse è il caso di pensare che vi siano dei problemi non solo tuoi,ma della nostra nazione.Avessimo persone sagge come Zapatero.Altro che codardo,visto poi i risultati degli eroici,virili,italiani,cani da guardia degli americani,un po’ di dignità.lasciamoli soli nella loro guerra,salviamo le vite dei nostri soldati,dei nostri giornalisti,di chi eoricamente lavora per la pace nel tessuto sociale iracheno.Che se la vedano da soli quei John Wayne da strapazzo!Ciao,buon lavoro per il tuo libro,appena esce lo comprerò..anche se so che non sarà bello come quelli di Vauro,il mio adoratissimo cattivo maestro!Lo diceva pure De Andrè di camminare sulla cattiva strada,perlomeno qui nn ci sono yankee che giocano a fare i rambo!

  2. anonimo scrive:

    Felice di scoprire il tuo preziosissimo blog. Dirti bravo è esercizio inutile ed effimero, tanta è la cultura e la conoscenza che vedo tra le righe. Non resta che seguirti. Un abbraccio e a presto.

    Mario Cirrito

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