VERGINI ? QUANTE VERGINI ?
Si è creduto che i martiri-killer, gli adepti dell’assassinio – suicidio che si dicono musulmani, ricevessero 72 donne vergini come ricche ricompense sensuali in Paradiso.
Uno studio storico dei testi ( Cfr. Christoph Luxenberg, Die syro-aramaeische Lesart des Koran; Ein Beitrag zur Entschlüsselung der Qur’ānsprache. Berlin, Germany: Das Arabische Buch, First Edition, 2000), suggerisce che potrebbero restarne delusi.
Secondo lo studioso tedesco, invece che “fanciulle bianche dai grandi occhi neri, come perle nascoste” ( LV, 72) e “fanciulli di eterna giovinezza” simili a “ perle sparse” ( LXXXVI, 19), il Testo prometterebbe come ricompensa “uva passa bianca, di chiarezza cristallina o perlacea” – houri * ( v. Ibn Warraq reports – The Guardian ).
* Il termine hur ( in arabo hur al-ayn o hur ayn , anglicizzato come "houri ") sarebbe un aggettivo femminile plurale che significa semplicemente “bianche” : in aramaico e in arabo antichi non vuole dire le "fanciulle" o le "vergini" ma piuttosto vuole dire "acini bianchi" o "uva passa bianca".
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Inchiesta di Alexander Stille sul "New York Times" del 4 marzo 2002. This morning’s International Herald Tribune carried a New York Times piece entitled Scholars Scrutinize the Koran’s Origin. After a warning by the author, Alexander Stille, that scholars who have questioned the Koran have found themselves as targets of death and wrath, he goes on to report that:
"Christoph Luxenberg, a scholar of ancient Semitic languages in Germany, argues that the Koran has been misread and mistranslated for centuries. His work, based on the earliest copies of the Koran, maintains that parts of Islam’s holy book are derived from pre-existing Christian Aramaic texts that were misinterpreted by later Islamic scholars who prepared the editions of the Koran commonly read today. So, for example, the virgins who are supposedly awaiting good Islamic martyrs as their reward in paradise are in reality ‘white raisins’ of crystal clarity rather than fair maidens."
"… the famous passage about the virgins is based on the word ‘hur‘, which is an adjective in the feminine plural meaning simply ‘white.’ Islamic tradition insists the term ‘hur‘ stands for ‘houri’, which means ‘virgin,’ but Luxenberg insists that this is a forced misreading of the text. In both ancient Aramaic and in at least one respected dictionary of early Arabic, ‘hur’ means ‘white raisin’."
Alcuni studiosi arabi ribattono che si tratta invece proprio di "vergini" bianche promesse in spose ai credenti nell’aldilà. Per approfondimenti vedi. Arabic Script & The Alleged Syriac Origins Of The Qur’an, a very lengthly investigation and analysis of the issue; e anche: Missionary, dilettante or visionary? Review of Ch. Luxenberg ‘Die Syro-Aramäische Lesart des Qur’an’ (This article is a translation of a slighlty improved version of a Dutch article: Kroes, Richard. 2004: ‘Zendeling, Dilettant of Visionair? Een recensie van Ch. Luxenberg: Die Syro-Aramäische Lesart des Qur’an’ Dialoog nr. 4, juni 2004, 18-35).
LE VERGINI O L’UVA ?
The Virgins and the Grapes: the Christian Origins of the Koran, An interview with "Christoph Luxenberg" by Alfred Hackensberger– Jusfiq Hadjar – Proletar 14 Apr 2005; in italiano: Le vergini e l´uva: le origini cristiane del Corano.Uno studioso tedesco di lingue antiche rilegge il libro sacro dell´islam – di Sandro Magister. ( “Che l´aramaico sia stata la lingua franca di una vasta area del Medio Oriente antico è nozione ormai arcinota a un vastissimo pubblico, grazie all´ultimo film di Mel Gibson, ‘The Passion of the Christ’, ascoltato da tutti proprio in quella lingua.
Ma che il siro-aramaico sia stato anche radice del Corano, e del Corano di primitivo impianto cristiano, è nozione più specialistica, quasi clandestina. E parecchio pericolosa. L´autore del libro più importante in materia – un professore tedesco di lingue antiche semitiche ed arabe – ha preferito, per prudenza, firmare con lo pseudonimo di Christoph Luxenberg. Qualche anno fa un suo collega dell´università di Nablus in Palestina, Suliman Bashear, è stato gettato dalla finestra da suoi allievi musulmani scandalizzati.
Anche nell´Europa del Cinquecento e del Seicento, dilaniata dalle guerre di religione, i biblisti usavano tenersi al riparo con pseudonimi. Ma se oggi a farlo sono studiosi del Corano, musulmani e non, è segno che anche per il libro sacro dei musulmani è cominciata l´era delle riletture storiche, linguistiche, filologiche” ). Fonte: http://www.chiesa.espressonline.it
Mi dai il permesso Gianni di copiare il tuo post?
Chiaramente con il link dell’autore.
Un saluto come si deve (a un grande come te!) Sorvy
Certo, Sorvy, grazie. Un saluto caro.