OSTRACISMI
IL DALAI LAMA IN ITALIA
Il monaco buddista e guida spirituale e politica del popolo tibetano sarà in Italia a metà dicembre. *
Visita imbarazzante, perché la Cina non vuole che venga ricevuto dai governanti italiani e alcuni diffondono “voci” secondo cui chi riceve il Dalai Lama poi non faccia affari con quel regime comunista-consumista.
Insomma, pare che diplomatici e uomini d’affare temano che l’interscambio commerciale, export-import e investimenti diretti nei confronti della Cina possano soffrirne.
D’altra parte, anche le deputate Vladimir Luxuria e Titti de Simone di Rifondazione Comunista si sono dette contrarie a che il Dalai Lama sia invitato a parlare a Montecitorio, perché è male che una “figura religiosa” prenda la parola in una sede istituzionale. Cosa ne sarebbe della divisione tra religione e politica? A parte il fatto che qualche anno fa un tale Giovanni Paolo II, di mestiere vicario di Cristo, pare abbia tenuto un discorso applauditissimo davanti alle camere riunite, senza che siano verificati “cedimenti” al sacrosanto principio della laicità dello stato, si dà il caso che il Dalai Lama sia anche un capo politico. Del resto, ad animare la resistenza nonviolenta e democratica in Birmania sono "figure religiose", il che non impedisce il riconoscimento dei loro meriti politici da parte della comunità internazionale.
Forse il torto di questo monaco buddhista premio Nobel per la pace è di non avere la kefiah, non incitare i correligionari a compiere attentati terroristici o a farsi esplodere in mondovisione, anzi non dire neanche “abbasso la Cina” ed essere universalmente riconosciuto come un maestro di pace, di fratellanza umana e compassione. Tuttavia…per sbattergli la porta in faccia basta il fatto che la sua sola presenza evoca fatti sgradevoli: l’esilio dal Tibet dove rischiava la vita, i numerosi suoi compagni monaci massacrati dalle guardie rosse di Mao e un genocidio che dovrebbe continuare a perpetuarsi in sordina per non irritare la Cina. Ma sarà poi vero che a soffrirne sarà solo il commercio?
In ogni caso, all’ “ ingombrante” capo spirituale e politico di un popolo invaso, vessato da decenni e sottoposto dal partito comunista cinese a una "politica" criminale di repressione e di sterminio in Tibet e in Cina, pare preclusa, in un modo o nell’altro, la possibilità di parlare all’assemblea della Camera dei Deputati nell’aula di Montecitorio.
L’appello: il Dalai Lama alla Camera
La richiesta presentata da 165 deputati. Incerto l’incontro con Prodi. La Cina – alla quale per motivi di opportunità diplomatica non vengono ricordate le violazioni dei fondamentali diritti umani, civili e sindacali attuate in Tibet – è contro anche alla visita in Vaticano
PETIZIONE ON-LINE AFFINCHE’ SUA SANTITA’ IL DALAI LAMA SIA ACCOLTO E
RICEVUTO IN ITALIA IN FORMA UFFICIALE, PERSONALMENTE DAL PRESIDENTE DEL
CONSIGLIO ROMANO PRODI E INVITATO A PARLARE DAVANTI ALL’ASSEMBLEA DELLA
CAMERA DEI DEPUTATI NELL’AULA DI MONTECITORIO,
IN OCCASIONE DELLA SUA IMMINENTE VISITA IN ITALIA
Link
> http://www.italiaweb.org/petizione
e QUI
> FIRMA ANCHE TU UN APPELLO A PRODI E A NAPOLITANO AFFINCHE’ RICEVANO IL DALAI LAMA!
Link
>http://www.italiatibet.org/frame1.htm
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* S.S XIV Dalai Lama sarà in Italia dal 5 al 16 dicembre 2007
Le visita prevede tappe in varie città tra le quali Roma, Milano, Cologno Monzese, Udine e Torino
7-9 dicembre 2007 – "La via della pace interiore"
Visita del S.S Dalai Lama in Italia a Milano. Tre giorni di insegnamenti e incontro pubblico. Per informazione completa vedi il sito dalailama-milano2007.org
Dal 10-12 dicembre a Udine: “La Pace interiore come la responsabilità universale.”
Per ulteriori informazioni v. i siti cianciubcioling.com e centrobalducci.org
Vedi anche:
> http://www.comunitatibetana.org/it/index.php
> Sito ufficiale di S.S Dalai lama: www.dalailama.com