LIBRI
L’INTERPRETE DELLE PASSIONI
… Guardateci di nuovo con pietà!
Perché noi siamo stati derubati,
un poco dopo l’alba,
un po’ prima che il sole fosse alto,
Di una dama dal volto risplendente,
flessuosa e profumata,
che emana una fragranza
come di muschio in briciole:
Ondeggiante d’ebbrezza come i rami,
come una seta pura,
scossa dal vento, fresca,
Ha cosce formidabili,
simili a enormi dune,
tremule come gobbe di un cammello.
Nessun censore mai
rimproveri mi ha mosso perché l’amo,
nessun amico mai
rimproveri mi ha mosso perché l’amo:
Se mai qualche censore
mi avesse biasimato perché l’amo
gli avrebbero risposto i miei singhiozzi.
Mia brama è la mia schiera di cammelli,
e i miei dolori sono le mie vesti;
il desiderio a colazione bevo,
amaro pianto bevo quando ceno.
Muhyî-d-Dîn ibn al -`Arabî (1165-1240)
Da L’Interprete delle Passioni (Tarjumân al-Ashwâq), a cura di Roberto Rossi Testa e Gianni De Martino, Apogeo, Milano 2007.
Tradotto per la prima volta in italiano un libro fondamentale del sufismo, alla confluenza di poesia, erotismo e misticismo.
E
Caro De Martino,
ben scelti il testo e l’immagine per annunciare questa lunga avventura che inizia ora la sua parte pubblica.
Non riuscendo a raggiungerla per mail le faccio qui i più cordiali auguri di buone feste, e per un 2008 nel quale sia ancora possibile batterci per “quello che siamo, quello che vogliamo”.
A presto,
Roberto Rossi Testa