SEMIOLOGIA
IL LETTORE – MODELLO DI ROLAND BARTHES
“Il testo che scrivi deve darmi la prova di desiderarmi” ( Erbé)
“Il testo non è mai un dialogo: esso istituisce in seno al rapporto umano, corrente, una sorta di piccola isola, manifesta la natura asociale del piacere” (R. Barthes)
“I rapporti che intrattengo con questa opera-personaggio, questo testo-persona, questo testo-corpo, e che sono rapporti da romanziere a romanziere, definiscono un certo tipo di rapporto amoroso, di contatto affettivo” ( Alain Robbe-Grillet , Perché amo Barthes)
L’amico poeta Ermanno Krumm, prematuramente scomparso, raccontava che nell’inverno del 1971 (quando seguiva il suo seminario sulla storia della semiologia), s’incontrava con Roland Barthes a ‘Le Bonaparte’, un bar di Saint Germain des Prés. Una volta gli chiese: «Ma che cos’ è davvero il significante?». Sorrise: «A saperlo…».
Forse il significante non è proprio come quella rosa di Angelus Silesius, che “fiorisce perché fiorisce, / di sé non si cura, né chiede d’esser vista”.
( foto di Mikel Marton).
Immagino che questo ragazzo con ragno tra le dita – un significante qui raffigurato per essere visto in rete – potrebbe aspirare al trono di lettore-modello di R.B. ( fanciullaio che la langue direbbe « omosessuale », provinciale, scrittore di successo avversato dall’accademia, morto in un giorno di marzo del 1980, anno in cui un furgone di lavanderia – panni sporchi ? – lo investì e uccise mentre attraversava distrattamente la strada dopo un pranzo con amici).
Naturalmente questo giovanotto così quietamente insessuale, potrebbe aspirare al trono di lettore-modello di R.B e al transfert, se oltre che carino e affettuoso (come sembra nella foto ) , avesse anche la competenza ( possibilmente enciclopedica) per comprendere appieno il testo.
P.S. Un semiologo come Eco direbbe forse che si tratta di figura teorica proprio perché collettiva, mediana e androgina, ottenuta per approssimazione (proprio come la langue?). 🙂