AHMADINEJAD FA IL CATTIVO:
" VI PRENDEREMO PER LA COLLOTTOLA"
Dopo la prudente dichiarazione di "deplorazione" delle violenze contro i manifestanti in Iran, adottata al G8 di Trieste dai ministri degli Esteri degli otto grandi, Ahmadinejad ha minacciato di portare i leader occidentali davanti ai tribunali iraniani per "una specie di processo davanti a tutto il mondo".
"Quando li incontreremo in conferenze internazionali, li affronteremo e li porteremo per la collottola in giudizio", ha detto – con tranquilla ferocia e velata allusione alla ‘salutifera’ pratica dell’impiccagione di dissidenti & devianti – il presidente iraniano, citato dall’agenzia Isna.
Poi il monito agli Usa e ad "alcuni Paesi europei": "Se continuate nel vostro comportamento maleducato e nelle vostre interferenze", ha minacciato, "la risposta della nazione iraniana sarà dura e dirompente e vi farà pentire".
Intanto, l’’ayatollah Alì Khamenei, guida suprema del Paese, ha definiti “assurdi”, se non "idioti", i commenti dei leader occidentali alle elezioni presidenziali."Se la nazione (iraniana) e i funzionari fossero unanimi e uniti, allora le tentazioni dei menagrami internazionali e i politici impiccioni e crudeli non avrebbero più alcun impatto", ha detto Khamenei secondo la radio di stato.
"Con le loro assurde opinioni sull’Iran, parlano come se tutti i loro problemi fossero stati risolti e rimanessero solo i problemi dell’Iran", ha aggiunto Khamenei, che ha appoggiato la rielezione del presidente Mahmoud Ahmadinejad..
Così – mentre migliaia di oppositori vengono arrestati ed altri scompaiono – a rischiare di essere essere presi ( e sospesi) per la collottola sono stati anche un numero finora imprecisato ( forse otto ) di dipendenti iraniani dell’ambasciata britannica a Teheran, arrestati con l’accusa di aver partecipato alle proteste post-elettorali in Iran. L’agenzia Fars: «Hanno avuto un ruolo di rilievo nelle manifestazioni di protesta ». Londra: «E’ un abuso, liberateli immediatamente». Ecco un modo per addossare sul « nemico esterno » i problemi interni dell’asfittica Repubblica islamica, e l’inizio di un nuovo braccio di ferro dagli esiti imprevedibili.
(Rida chi può. Pericolosi figuri che si mostrano di ferro mentre sono di cartone)