ASTROFISICA
NELLO SPAZIO GRANDE ESPLOSIONE NELL’UNIVERSO
Illustration of eruption from supermassive black Hole. Credit: NASA/CXT
NASA/Harvard. Astronomi hanno osservato la più potente eruzione mai verificatasi a nostra conoscenza nell’Universo, grazie all’osservatorio a raggi X della Nasa Chandra. Ne dà notizia un comunicato della stessa Agenzia spaziale Usa.
A causare l’eruzione, è stata l’interazione tra quantita’ di materia enormi e un ‘buco nero’ di massa eccezionale che cresceva a ritmo molto rapido. L’osservazione dell’eruzione mostra, rileva la Nasa, ”l’enorme voracita’ dei grandi buchi neri e il profondo impatto che essi hanno sull’ambiente circostante”.
L’eruzione e’ stata osservata nell’ammasso di galassie chiamato MS 0735,6+7421, dove il buco nero stava divorando la galassia centrale.
L’eruzione venne causata da una massiccia liberazione di energia gravitazionale, mentre enormi quantità di materia cadevano nel buco nero: il fenomeno sarebbe durato piu’ di 100 milioni di anni e avrebbe generato l’energia equivalente a centinaia di milioni di scoppi di raggi gamma.
La maggior parte della materia coinvolta venne divorata dal buco nero. Ma una parte di essa venne violentemente eiettata dal vortice formatosi intorno al buco nero, prima di esserne catturata.
Brin McNamara, un astrofico della Ohio University di Athens, ha detto: ”Sono stato sorpreso di scoprire che una massa pari a circa 300 milioni di soli è stata ingoiata”. McNamara è l’autore di uno studio che compare su Nature.
Fonte: http://www.techno-science.net/
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Sandrsyante curnitairuttamangaih
yatha nadinam bahavo’mbuvegah
samudramevabhimukha dravanti
tatha tavami naralokavira
visanti vakratanyabhivijvalanti
yatha pradiptam jvalanam patanga
visanti nasaya samrddhavegah
tathaiva nasaya visanti lokas
tavapi vaktrani samrddhavegah
lelihyase grasamanah samantal
lokansamagranvadanairjvaladbhih
tejobhirapurya jagatsamagram
bhasastavograh pratapanti visno.
Fuggono nelle bocche Tue terribili
a sfracellarsi il capo contro i denti:
come fiumi che muoiono nel mare
vengono nella Tua bocca di fuoco
queste folle di uomini ed eroi;
come mosche consunte dalla fiamma
cadono in Te, Signore, per morire.
Tu lecchi, Tu rapisci, Tu distruggi
vite d’uomini e donne in ogni dove.
Di Te, Signore, brucia l’universo.
Bhagavadgita, 11, 27-30.
Mi dispiace chiederti una cosa che non c’entra con il post.
Ma ne ho davvero bisogno.
Ieri sera (mercoled’), quasi notte ho sentito per radio la presentazione del tuo libro “Odori” che trovo molto interessante.
Hai fatto una citazione del tipo: “Ti accorgi di amare veramente una persona quando riesci a sopportarne anche gli odori più indiscreti”.
Mi sai dire di chi è?!?!
Ti ho fatto un po’ di “pubblicità” sul mio blog. Spero non ti dispiaccia.
Comunque complimenti.
Leggerò il tuo libro.
Bye
Acsel
Caro Acsel, non ricordo, può darsi che sia farina del mio sacco… mentre invece “gli amanti puzzano di gioia”, l’ho certamente inventata io. In realtà ( che terribile espressione) le persone sane, se hanno la decenza di non usare troppo sapone e specialmente di non mettersi addosso i profumini di Armani, non puzzano. Withman, dopo una corsa nei prati d’America, diceva che l’odore dei suoi compagni e camerati era “più delicato di una preghiera”. E Huysmans (1848-1907) scriveva ( lo cito in “Odori”, come epigrafe al capitolo dal titolo ‘Ti amo maialino’):
” L’odore dell’ascella è suddivisibile all’infinito; copre infatti l’intera gamma degli odori, raggiungendo le fragranze dei fiori d’arancio e di sambuco (…). Audace e a volte sfinente nella bruna e nella mora, penetrante e violento nella rossa, l’aroma delle ascelle è inebriante come certi vini zuccherati nelle bionde”.
Continuo a pensare che invece di un ministro puritano e allergico, partito in campagna contro l’odore del buon tabacco e della canapa, invece che limitare i miasmi delle fetide automobili, ebbene continuo a pensare che, come per la musica, si avrebbe bisogno di maggiore educazione olfattiva:le nostre vite e anche gli altri sensi e l’immaginazione ne verrebbero sensibilmente arricchiti. Se facessimo pace con il nostro naso, potremmo finalmente ritornare nel fragile e prezioso corpo umano in cui siamo nati e in cui dovremo morire e risorgere. Be’, adesso non mi mettero a scrivere mica un altro saggio… Respiro, e vi raccomando di usare i profumi ( naturali) a piccole dosi.
Gianni
Grazie mille per il tuo commento.
Ma non credere che sia finita.
Leggerò il tuo libro. E qualcosa su cui discutere potrei anche trovarlo…
Grazie. E complimenti per l’ottimo lavoro. l’ottimo blog, l’ottimo sito.
Saluti cordiali.
Acsel