La fidanzata e consigliera araba del "falco" Wolfowitz
«Se qualcuno è rimasto sorpreso dalla candidatura del falco Wolfowitz alla Banca mondiale, lo sarà ancor più nel sapere che la sua fidanzata è araba, nonché femminista. E che con lui condivide la necessità di “democratizzare ” il mondo islamico. Shaha Ali Riza, tunisina cresciuta a Riad, è legata da tempo al numero due del Pentagono, di cui è amica e consigliera ( informale). Funzionaria della Banca mondiale, al desk per il Medio Oriente, Shaha, ha rivelato un amico, “pensa che gli Usa abbiano sostenuto la democrazia ovunque tranne che nel mondo arabo, dove invece dev’essere promossa” » . Il Corriere della Sera, 19 marzo 2005 .
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Il direttore del Weekly Standard si prende gioco dei detrattori e annuncia il “Comitato per un’Europa più forte”
«I neocon dentro l’Amministrazione sono pochi e, tranne Bill Luti al Pentagono, non hanno compiti operativi. Sono uomini di idee, dice Kristol. Il più noto è Paul Wolfowitz, poi ci sono Lewis Libby, capo dello staff di Cheney, Elliot Abrams, consigliere per la strategia democratica globale, Douglas Feith, il quale sta per lasciare il governo. Fuori dall’amministrazione ci sono Richard Perle e David Frum, i più politici della galassia neocon. Folto il campo degli editorialisti: il Weekly Standard, David Brooks (NYT) Charles Krauthammer (WaPost) Max Boot (LATimes) e, poi, Robert Kagan e Reuel Marc Gerecht. La maggior parte degli analisti dell’American Enterprise, da Michael Novak a Michael Ledeen, è neocon. Sul fronte liberal, i neocon hanno ottimi rapporti con il gruppo di New Republic, con il senatore democratico Joe Lieberman e con studiosi della Brookings come Michael O’Hanlon e James Steinberg, spesso firmatari di appelli bipartisan del famigerato Project for a new american century (Pnac) diretto da Gary Schmitt.
“In realtà – conclude Kristol – i neocon sono davvero pochi, ma l’America è piena di cripto-neocon, gente patriottica, liberista, contraria all’estremismo di sinistra e che difende alcuni valori tradizionali come quelli familiari”. Kristol e Schmitt sono convinti che anche l’Europa sia piena di cripto-neocon, così lavorano per metterli insieme e ribaltare il luogo comune che definisce i neocon come antieuropei».Tutti i neocon di Bush, i loro libri e le loro idee raccontate da Bill Kristol
Il Foglio – 3 mar 2005
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Corriere della Sera – 2005-03-20 – "Parte dagli Stati Uniti la riforma femminista dell’islam"
l‘analisi di Magdi Allam:
http://www.informazionecorretta.it/showPage.php?template=rassegna&id=5329