JIHAD
TRE GIOVANI CRISTIANE DECAPITATE
POSO – Indonesia. I banditi hanno decapitato le ragazze mentre andavano a scuola, e hanno abbandonato una delle teste davanti a una chiesa. Il presidente Susilo condanna l’attentato. Il capo della polizia: “vittime indifese”. AsiaNews
In parti della provincia Sulawesi Centrale, dal 2000 gli scontri fra musulmani e cristiani hanno causato più di 1.000 morti. Nel 2001 il governo mediò una tregua, ma la violenza è continuata a intermittenza.
A quanto si è appreso, le ragazze, tutte sedicenni, sono state aggredite mentre, in uniforme marrone, si recavano a scuola. Secondo la ricostruzione fornita da un funzionario di polizia di Poso, due individui a bordo di una moto, armati di machete, «hanno sgozzato e tagliato la testa» alle studentesse. I corpi, privi delle teste, sono stati abbandonati nel punto in cui si è consumata la tragedia, fuori dell’abitato. Una compagna delle vittime che è riuscita a fuggire ha raccontato che i killer indossavano il casco e erano dotati di radio ricetrasmittente.
La ragazza scampata alla morte aveva dei tagli al viso ed è stata medicata in ospedale.
Il presidente Susilo Bambang Yudhoyono ha espresso esecrazione per «il crimine sadico e disumano» commesso a Poso, 1.500 chilometri a nordest di Giacarta. L’Indonesia, 220 milioni di abitanti, è il più popoloso Paese islamico della terra. Si calcola che l’85 per cento dei suoi abitanti siano musulmani.
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STRAGE A NEW DELHI, DECINE DI MORTI
NUOVA DELHI – India. Almeno 50 persone, secondo la televisione indiana Ndtv, sarebbero morte; centinaia i feriti, con il numero delle vittime che potrebbe essere destinato a crescere. Tra i feriti ci sono moltissimi bambini e donne arrivati negli ospedali con gambe o braccia gravemente colpiti dalle esplosioni. Almeno 15 persone sono rimaste uccise nella prima esplosione, quella verificatasi nel mercato di Paharganj, nei pressi della principale stazione ferroviaria di Nuova Delhi, frequentato da molti turisti occidentali. Altre 39 vittime le ha fatte la seconda esplosione, avvenuta mezz’ora più tardi, alle 18,05 ora locale, nel mercato di Sarojini Nagar, mentre tre persone sono morte nella deflagrazione avvenuta su un autobus nella zona meridionale di Govindpuri
La tipologia degli attentati simultanei di oggi avvenuti in aree affollate alla vigilia di una festa induista, il Diwali (occasione in cui gli indiani affollano i mercati per acquistare regali) porta dritta alla matrice islamica. La polizia indiana sospetta il gruppo Lashkar-e-Taiba , responsabile di molti attentati tra cui quello al Parlamento indiano del dicembre 2001 e quelli della stagione delle bombe del 1997 – Agenzie