Rendition / In carcere i vertici dei servizi segreti italiani

IN CARCERE I VERTICI DEI SERVIZI SEGRETI ITALIANI

Il capo del controspionaggio del Sismi, Marco Mancini, dal quale dipende la sicurezza di milioni di cittadini, è stato arrestato all’alba su ordine della procura di Milano che indaga sul rapimento in Italia dell’ imam egiziano Abu Omar avvenuto nel 2003.

Nell’operazione sono stati arrestati anche un numero imprecisato di "elementi operativi".

La procura ha chiesto anche l’arresto di quattro cittadini statunitensi, tra i quali Jeff Castelli, ex capo della stazione Cia a Roma. Tensione nei servizi.

Lunedì scorso, in un’intervista a Reuters, il neo-ministro dell’Interno Giuliano Amato aveva detto che il governo intende fare "il massimo di chiarezza" sul caso di Abu Omar, e aveva ipotizzato che nell’inchiesta della magistratura potessero essere coinvolti non soltanto agenti americani.

In una nota, l’ex capo dello Stato Francesco Cossiga, che ha confermato la notizia dell’arresto di Mancini , critica i magistrati milanesi per l’arresto di quelli che definisce gli autori di "alcune delle più brillanti operazioni all’interno ed all’estero del nostro servizio, tra le quali le liberazioni dei nostri ostaggi in Iraq", che "hanno dato un fondamentale contributo alla lotta internazionale contro il terrorismo".

"Si attende oggi un messaggio di Osama Bin Laden di vive congratulazioni e di ringraziamento per il prezioso aiuto alla Jiadh islamica", conclude ironicamente Cossiga ( Cossiga: ‘Bin Laden si congratula’).

1 Glorifica Allah ciò che è nei cieli e ciò che è sulla terra. Egli è eccelso, saggio.

2 Egli è Colui che ha fatto uscire dalle loro dimore, in occasione del primo esodo, quelli fra la gente della Scrittura che erano miscredenti. Voi non pensavate che sarebbero usciti, e loro credevano che le loro fortezze li avrebbero difesi contro Allah. Ma Allah li raggiunse da dove non se Lo aspettavano e gettò il terrore nei loro cuori: demolirono le loro case con le loro mani e con il concorso delle mani dei credenti

Traetene dunque una lezione, o voi che avete occhi per vedere ( Sura LIX, Al-hashr – L’Esodo)

A PRO DI CHI ?

Sorpresa, dietro i rapimenti Cia il marchio Prodi

di Renato Farina – Claudio Antonelli

Le operazioni dei servizi americani per catturare terroristi nel Vecchio Continente non sono state avallate da Berlusconi, come sostiene il Consiglio d’Europa, ma dalla Commissione guidata dal Professore.

Abbiamo uno scoop. Non è stato il governo Berlusconi ad autorizzare azioni di "rendition" di presunti terroristi, vale a dire rapimenti in Paesi europei da parte della Cia e il loro trasferimento in Paesi dove è normale la tortura. E’ stata la Commissione europea ad avallare implicitamente queste pratiche in un incontro ad Atene del gennaio 2003.

Magari è prova di buona volontà nella lotta al terrorismo. Di certo lo storia è diversa da come ci viene raccontata per impalare Berlusconi e i nostri 007 inventando certezze e attribuendole alla procura di Milano che si professa totalmente ignara.

La cronaca. Si sta combattendo una guerra in Europa. Non contro il terrorismo ma per indebolire chi lo contrasta. L’accusa è: "violazione dei diritti umani". E’ stata lanciata dal Consiglio d’Europa in un memorandum scritto da un deputato svizzero, Dick Marty, che ha fatto sue le valutazioni del diessino Claudio Fava. Si accusano 14 Paesi e tra essi l’Italia.

LA VICENDA ABU OMAR

II governo Berlusconi e il capo dei servizi segreti (Sismi) Nicolò Pollari, sono ritenuti responsabili di aver collaborato con la Cia, in violazione di ogni legge per rapire l’imam milanese Abu Ornar e trasferirlo in Egitto. Qui non facciamo il discorso: il fine giustifica i mezzi. I diritti umani in tempo di kamikaze sono un problema complicato.

Ma se l’Italia non ha votato leggi del tipo americano (Patriot act) sarebbe una violazione grave.Berlusconi, Letta e Pollari negano ogni coinvolgimento. Invece Marty si dice sicuro. E il quotidiano Repubblica dà credito a queste accuse.

Ci sono però due problemi.

1) Nel memorandum firmato Marty si parla del rapimento di Abu Omar. Marty spiega che il «governo italiano ha negato di essere stato informato, e il capo del Sismi, Pollari, ha negato ogni coinvolgimento nell’operazione. Tuttavia l’indagine della Procura di Milano ha riservato significativi sviluppi. Un maresciallo dei carabinieri ha ammesso di aver partecipato al sequestro, in un’azione coordinata dal Sismi».

Repubblica canta vittoria. Visto? L’avevamo detto. E’ Carlo Bonini a scriverlo.

Leggiamo però in nota quali siano i riferimenti di Marty. Nota 144: Guido Olimpio, "Operazione Hotel California", Feltrinelli editore. Guido Ruotolo-Vincenzo Vasile. Nota 145: Corriere della Sera e Repubblica. Insomma: invece di atti giudiziari, le prove sono ritagli di giornali e istant-book di cronisti, bravi per carità, ma non proprio titolati a emettere sentenze.

I giornali oggetto di tanta stima, godono per le accuse al Governo e all’intelligence, ma non a caso evitano di citare il basamento su cui si erge l’inquisitore europeo: la loro carta, per altro di parte. Una autoreferenzialità che dimostra il dilettantismo pericoloso di certe istituzioni.

Marty a dire la verità si accorge della fragilità di un impianto basato su rassegne stampa. E prova a coinvolgere la Procura di Milano. Il deputato elvetico cita a sostegno «informazioni confidenziali» ottenute da Armando Spataro, il pm milanese che segue le indagini. Quali confidenze non si sa.

Dopo verifica con fonte di primo livello possiamo smentire il fatto: il pm di Milano non ha in nessun caso avanzato accuse, né in privato né in pubblico, al governo Berlusconi e al Sismi.

Spataro ha parlato a Bruxelles, ma solo in audizioni pubbliche. In un documento di alto profilo istituzionale riteniamo gravissimo si faccia leva su "confidenze" di un magistrato per accuse al nostro Paese. Noi sappiamo che non è vero. Ma sarebbe il caso – lo diciamo con rispetto – lo sapessero tutti. Urge smentita pubblica.

LA COMMISSIONE EUROPEA

2) Siamo allo scoop.

La legislazione americana, predisposta da Bush padre e ribadita da George W. Bush prevede che la Cia operi all’estero anche senza avvertire i Paesi coinvolti, pur ammettendo che – per tutelare i superiori interessi nazionali – si violi la sovranità di altri paesi.

Dunque la Cia ha legalmente operato in Italia dal punto di vista americano. Non ha ottenuto alcun consenso dal Sismi e dal governo, quando chiese collaborazione nel novembre del 2001.

Ma quello che è stato bocciato dall’Italia è stato, con un ghirigoro linguistico, accettato dalla Commissione europea di Romano Prodi.

Ad Atene si incontrarono esponenti del Dipartimento di Stato americano e della Commissione europea. Risultato: la "New Transatlantic Agenda". Al paragrafo 4.1 c’è un passaggio che si può tranquillamente interpretare come un accordo tra Usa e Ue.

Si legge: «Entrambe le parti si sono trovate d’accordo sul miglioramento della cooperazione, ovvero l’uso dei mezzi di transito europei per agevolare il ritorno di criminali o stranieri inammissibili, … il miglioramento della cooperazione nel settore degli allontanamenti». Nel testo in inglese viene usata la parola "removals", che è un sinonimo di "rendition".

Questo documento è stato coperto da omissis fino a pochi mesi fa. Noi non diciamo sia stato sbagliato quell’accordo. Ma di quelle operazioni di sequestro e trasferimento, più che a Berlusconi bisognerebbe chiedere conto a Prodi e alla sua Commissione europea ( Libero del 9 giugno 2006 ).

Su ordine della magistatura milanese, la polizia sta eseguendo una perquisizione nella redazione milanese del quotidiano ‘Libero’.

Perquisita la redazione di Libero’ Il Giorno

Mah ! Forse per fare chiarezza e avere la Pace, il Governo arcobaleno intende trasformare i servizi segreti in trasparenti servizi pubblici…  ( ovviamente aperti & tolleranti, e senza dimenticare la carta bollata magari opportunamente vidimata … a sinistra, prima di legarsi, o di farsi gentilmente legare, le mani dietro la schiena ).

 «Demagogia umanitaria – sintetizzava Cossiga a il Riformista del 9 luglio del 2005, dopo l’attentato alle metropolitane di Londra – questo è tutto ciò che la nostra classe politica è in grado di offrire. Essere solidali con gli Usa o col Regno Unito non costa nulla. Andare in processione dall’ambasciatore inglese come ha fatto Romano Prodi non costa nulla. Anch’io ho mandato un messaggio alla regina e al primo ministro e che mi è costato? Una email dell’ambasciata. Altro sarebbe un piano comune per fronteggiare l’emergenza. Ma siamo in campagna elettorale.Troppo forte sarà la tentazione della maggioranza di accusare di complicità comunisti e terroristi, e troppo forte sarà quella dell’opposizione di addossare colpe e responsabilità al governo.
L’Unione non può trascurare di reggersi anche grazie al contributo di una sinistra radicale e antiamericana che ha al suo interno no global e disobbedienti.
E la Margherita è stata così ridimensionata nella sua istanza autonomista che non credo che Rutelli possa andare avanti da solo in questa battaglia. Insomma,non so a chi appellarmi. Anzi, un appello ce l’ho.Posso farlo? ».
Prego.
«Chi crede, preghi e si affidi alla provvidenza. Chi non crede  faccia atto di fede e si affidi allo stellone dell’Italia».

 CASO BU OMAR

L’opinione del presidente Cossiga ( intervista audio, da Repubblica.it)

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