VOLEVA SOLO UCCIDERE UN EBREO
Preso l’omicida di Frammartino: è un militante della Jihad
E’ stato arrestato il palestinese che giovedì 10 agosto a Gerusalemme ha ucciso a coltellate il volontario filopalestinese italiano Angelo Frammartino.
Ashraf Abdel Hanaisha, 24 anni, è stato fermato a Qabatiyah vicino alla città di Jenin, in Cisgiordania. Il giovane ha confessato l’omicidio e come ha spiegato il portavoce della polizia : "Ha raccontato di esser venuto a Gerusalemme per uccidere un ebreo".
«Che si sia trattato di un errore, conferma tutti i ragionamenti che abbiamo fatto in questi giorni, ma aumenta la sofferenza», dice Michelangelo Frammartino, padre di Angelo, ribadendo ancora una volta che suo figlio «è stato vittima della guerra, dell’ingiustizia del mondo, perchè quando si è in una situazione di tensione, prevale l’irrazionalità».
Il povero assassino voleva solo uccidere un ebreo. Ed era solo per questo che si era acquattato da quelle parti, presso la porta di Damasco, dove in genere vengono aggrediti e uccisi specialmente giovani studenti ebrei, vittime designate per il fatto che parlano ebraico o portano la kippà.
Ma questa volta il “militante” si è sbagliato. Il poveretto è solo una vittima delle circostanze. E se ha commesso “un errore” è perché l’ingiustizia del mondo crea tensioni e prevale l’irrazionalità. Non è molto razionale, infatti, che gli ebrei non siano sempre facilmente riconoscibili, tanto da poter somigliare a dei turisti – e viceversa. Questa ingiustizia crea una certa confusione nel povero assassino “in missione” dalle parti della porta di Damasco per "purificare" il mondo dall’ingiustizia, e gli impedisce di sgozzare tranquillamente il proprio ebreo, senza che prevalga la tensione.
Comunque cosa fatta capo ha nella jihad, e il povero Ashraf Abdel Hanaisha non ha mostrato il minimo pentimento. Ad essere ingiusto è infatti il mondo, mica lui. Egli è solo l’ennesima vittima del vittimismo arcobaleno organizzato. Ed è come se in mancanza di un ebreo, anche un turista andasse bene lo stesso.
La colpa resta pur sempre dell’ “ingiustizia del mondo”, che tra l’altro non permette un ordinato e tranquillo dispiegamento dell’odio , della furia omicida di taluni poveri palestinesi e della jihad, determinando così una situazione di tensione e quasi di guerra, in cui – nel corso di una normale e pacifica aggressione all’ebreo – il povero carnefice può anche commettere qualche “errore”, sgozzando il turista scambiato per ebreo, perchè prevale irrazionalità.
The Indoctrination of Palestinian Children to Seek Death for Allah – Shahada.
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In Italia, intanto, gli esponenti di una setta fondamentalista, la cosiddetta Unione delle comunità islamiche in Italia, sequestrano l’islam e – presentandosi aggressivamente come povere vittime – istigano all’odio e all’antisemitismo, usando lo stesso linguaggio affabulatorio e criminale dei terroristi jihadisti *.
-Manifesto anti Israele, gli islamici dell’ Ucoii non si scusano
il Giornale
-l’Ucoii finisce all’angolo La Stampa
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* – "Obsession. Radical Islam’s War Against the West", film scritto e diretto da Wayne Kopping.
Il link del film da The Right Nation.
Qui sottotitolato in francese:
http://video.google.fr/videoplay?docid=1 432100742477106895&hl=fr