OSTAGGI ITALIANI, NUOVO VIDEO SU AL JAZIRA
Un video trasmesso da Al Jazira mostra di nuovo Salvatore Stefio, Umberto Cupertino e Maurizio Agliana, i tre Italiani sequestrati lo scorso 13 aprile in Iraq e mantenuti ancora in vita – dopo il brutale assassinio di Fabrizio Quattrocchi, il quarto ostaggio – come strumenti di pressione politica sull’Italia.
Nel video i tre poveretti – sui quali incombe da circa due mesi l’angoscia e la tortura di una minaccia di morte – appaiono in buona salute, ripresi come già l’ultima volta mentre mangiano, ma vestiti all’occidentale. «Oggi è lunedì 31 maggio 2004», afferma in italiano Salvatore Stefio. «Diciamo al governo, al Papa, alla Chiesa cattolica e alle nostre famiglie che siamo stati trattati finora in modo eccellente e che stiamo bene», aggiunge sempre in italiano. Stefio indica gli altri ostaggi e aggiunge: «Non abbiamo avuto alcun problema con gli uomini che ci tengono in questo posto». Alle spalle dei tre sequestrati c’è una parete bianca
Al Jazira – senza esprimere alcuna indignazione o condanna per il disprezzo della vita umana dimostrato dai sequestratori, ha anche letto il comunicato, in arabo, dei sequestratori stessi, che si presentano come le «Brigate verdi». I terroristi che hanno sequestrato anche il bel colore verde dell’islàm e che detengono in ostaggio gli Italiani hanno aumentato – con perfidia e con provocazione – la loro pressione in vista della visita in Italia del presidente Bush che avverra’ domani.
“Giorno dopo giorno – dice il ripugnante comunicato trasmesso da Al Jazira – diventa chiaro per gli iracheni che il vostro governo è parte delle decisioni dell’occupante statunitense e segue le decisioni del criminale Bush. E c’è notizia di una visita di Bush alla vostra terra, che crea ulteriori divergenze tra i popoli iracheno e italiano.
Il vostro governo sta ignorando la sorte dei tre ostaggi italiani e le tremende conseguenze che affrontano.
Il popolo italiano deve inscenare proteste che condannino il presidente Bush e il governo italiano, come messaggio contro queste politiche e questa visita”, aggiunge il nuovo provocatorio ricatto dei jihadisti trasmesso dalla televisione del Qatar Al Jazira e sincronizzato – con puntualità davvero preoccupante – con i tempi della politica italiana.
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