DORIS LESSING, DOLCISSIMA DINAMITE
Doris Lessing, Premio Nobel per la letteratura 2007, è un autore che ci trasmette l’aria dei nostri tempi con umorismo. “ Le nonne ” ( testo del 2004, edizione Feltrinelli, traduzione italiana di Elena Dal Pra, Francesco Francis, Monica Pareschi) è un concentrato di humour a un tempo svagato ed esplosivo.
“ [… ] Sentendosi il viso in fiamme fece una piccola smorfia, che le diede un’aria da bambina pestifera, o addirittura sfrontata, cosa tanto lontana dalla sua natura che gli altri si scambiarono sguardi difficili da interpretare.
Sospirarono tutti quanti, e poi, sentendosi, si misero a ridere, una bella risata schietta che, si sarebbe detto, prendeva atto di una serie di cose non dette. Una delle bambine, Shirley, domandò: “Perché ridete?” e l’altra, Alice: “Cosa c’è da ridere? Per me non c’è proprio niente da ridere”; e imitò l’espressione pestifera della nonna, che in realtà non era stata affatto programmata. Lil era a disagio e arrossì di nuovo.
Shirley insisteva, reclamando attenzione: “Che scherzo è, papà?”, e a queste parole i due padri acciuffarono le figlie scompigliandole tutte, mentre le bambine protestavano cercando di sfuggire, ma poi tornavano alla carica, finché andarono a rifugiarsi in braccio alle nonne.
E lì rimasero, col pollice in bocca, gli occhi che si chiudevano, sbadigliando. Era un pomeriggio caldissimo [… ] ”.
La constatazione, secondo alcuni psicoanalisti, sarebbe chiara:
“ Le società altamente sviluppate contemporanee hanno liquidato la questione del Padre. E’ una soluzione finale riuscita di cui si misura male l’importanza e la gravità perché è anche la fine di un antico ordine di cose.
Il nuovo ordine di cose ( non proprio così nuovo) è il matriarcato.
E’ possibile che questo nuovo ordine riduca in maniera considerevole le nevrosi ( come dimostra il testo di Doris Lessing), ma ciò che è positivo per la natura è che questo ordine potrebbe chiudere la terribile storia della terra: la presenza umana.
Sarebbe l’ultima buona novella ”.
( Alain Henri Gangneux Bourgoin –
“La-douce-dynamite-du-prix-nobel-de-litterature”
su www.himmelweg.blog.lemonde.fr ).
Chiara ( su sfondo oscuro, biologistico ) è anche la nuova campagna "progressista" contro la discriminazione della Regione Toscana: la foto di un neonato con la tipica fascetta al polso. Ma non c’è scritto il suo nome, bensì la parola «omosessuale». Quella specie di sibilo ( omosessuale si nasce ) vorrebbe essere segno di accresciuta tolleranza nei confronti delle omosessualità, sia di quelle tendenzialmente esistenti in ciascun maschio sia specialmente di quella targata bio-arcigay.
Parallelamente alla suggestiva idea dell’assessorato che "omosessuale" sia una razza geneticamente dipendente & bio-garantita dalla Regione Toscana , liquidazione definitiva del nome proprio e del nome del padre – padre la cui figura, peraltro, dall’epoca di Proust in poi, in concomitanza con la maggiore autonomia delle mamme e delle nonne, nelle società borghesi occidentali era andata sbiadendo, si era già fatta anonima e meno significativa.
Leggi anche :
– “L’Amore al tempo delle nonne”, intervista con Doris Lessing di Alessio Altichier
su "Corriere della Sera" del 17 giugno 2004
– “I nomi del padre” di Erik Porge
su http://www.transfinito.net/article.php3?id_article=931
– "Il Padre e la questione dell’origine"
su http://www.caffarra.it/padre98.php
– NEL NOME DEL PADRE Intervista con Giovanni Testori