Écrire

ÉCRIRE
 
Écrire, ça serait tout à fait bien si on pouvait en même temps
voir ce qu’on écrit, si les mots pouvaient bouger et changer de
place comme les oiseaux, voyager. (JMG Le Clézio, da  L’Inconnu sur la terre )
 
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2 risposte a Écrire

  1. lilith11 scrive:

    beh, in francese mi risulta difficile leggere il tuo blog….

  2. giannidemartino scrive:

    Certe parole, passando da una lingua all’altra – una lingua che naturalmente non tutti sono tenuti a conoscere – potrebbero apparire incomprensibili …

    Scusami Lilith e guarda come si muovono le parole, cambiando posto , volando come uccelli. .. viaggiando…

    Lo scritto manifesta la volontà di andare oltre la lingua e di reinventare il linguaggio, di abolire la distanza tra significato e significante.

    Le parole diventano così elementi a parte intera del Paesaggio. Parole-paesaggio che , al passaggio, fanno paesaggio.

    Un Passaggio/Paesaggio non letterario, libero di sentire di che materia volatile siano “fatte” le parole.

    E’ qui che nasce il linguaggio, mentre le parole volano “come uccelli” e un’immensa distanza, semplicemente, le attraversa.

    Insomma, quello che qui importa non è la loro intelligibilità, ma – come in poesia *- lo spazio attorno alle parole.

    * “La poesia è sana perché naviga liberamente in un mare senza confini; la ragione cerca di traversare quel mare senza confini e gli pone dei confini. Il risultato è l’esaurimento mentale. […]. Accettare tutto è un esercizio, comprendere tutto è uno sforzo. Il poeta desidera solo l’esaltazione e l’espansione, un mondo per distendervisi; gli piace vedere la sua testa sollevarsi nel cielo. Il logico pretende di rinchiudere il cielo nella sua testa; e la testa scoppia.” (Chesterton)

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