DANZA INDIANA PER CRISTO
Ciascun amante, amatore del Signore, venga alla danza, cantando d’amore.
– Jacopone da Todi
Padre Saju George gesuita danzante. Dalla sua nota biografica ( QUI): “Per Padre Saju, la danza è un mezzo di preghiera e adorazione, di piacere estetico e integrazione cosmica, incontro tra oriente e occidente, e molto altro ancora”.
I gesuiti sono portati da una lunga tradizione ad assumere le forme d’arte delle più diverse culture per comunicare in maniera efficace il messaggio del Vangelo. Lo fanno all’interno della tradizione cattolica, che già in passato li portò a promuovere le immagini sacre e a perfezionare l’arte del balletto in stile barocco ( Cfr.Alessandro Arcangeli, “I gesuiti e la danza”, Quadrivium,n.s., n. 1.2, 1990, p. 21-37).
Tanto che a Parigi, nel XVII° secolo, era comune sentir dire che nessuno sapeva fare le pirouettes meglio dei gesuiti ! ( > voir les jésuites et la danse).
“Dobbiamo passare attraverso un rigoroso addestramento fisico e mentale”, dice padre Saju in una intervista. “ La danza è parte integrante del mio sacerdozio e comporta un impegno di tutta la persona, corpo e anima.” In effetti il prezioso corpo umano è il mediatore indispensabile dell’avvicinamento percettivo, emotivo e cognitivo al mistero del divino.
A quei cristiani platonizzanti che lo criticano, nel timore che il linguaggio del corpo possa suscitare sensualità, il gesuita danzante risponde che “la bontà di Dio è incisa in ogni fibra della Creazione” e che i timori dei censori derivano da una mancanza di comprensione o da blocchi mentali, dice Saju, aggiungendo: “ Credo che il corpo sia il tempio dello Spirito santificatore e glorifico Dio nel corpo in cui sono nato” (1 Cor 6,19 – 20).
Così, quando esegue l’ ananda-tandava, la danza di Shiva Nataraja, che ha origine nel tempio indù e simboleggia i cinque atti cosmici di Shiva – vale a dire, la creazione, la conservazione, distruzione, occultamento e conferimento della grazia – afferma di non trovarla contraria a quanto l’azione divina manifesta nell’esperienza quotidiana e la pratica liturgica.
Passi di danza annunciano la ‘buona novella’ del Cristo crocifisso-risorto. Kolkata, la Provincia dei Gesuiti a cui appartiene Saju, è favorevole alla sua missione di evangelizzazione, perché, quando Sant’Ignazio ha parlato di una “maggiore gloria di Dio” nel contesto di “trovare Dio in tutte le cose”, ha voluto che i suoi figli spirituali santificassero ogni ambito della vita e della cultura della vita.
“ … Sento le mie membra diventare splendide al tocco di questo mondo pieno di vita. E la mia gioia viene dall’eternità che danza nel mio sangue in questo istante ”
( Rabrindanath Tagore, Gitanjali – Offerta di canti n. 69).
Padre Saju George nella chiesa di Schottenkirche (Vienna) il 18 maggio 2009
LINK UTILI
– Danzare la Parola
Nell’opera dei gesuiti, e dei francescani, la danza riveste una funzione educativa o didattica, come forma di rappresentazione della fede. …
www.caritas-ticino.ch/…/03%20-%20Danzare%20la%20Parola.htm
www.caritas-ticino.ch/…/03%20-%20Danzare%20la%20Parola.htm
– Danza sacra in San Fedele
La Stampa del 23 dicembre 2006.
– Discipline e tipologie di danza – portale della danza – DANCEVILLAGEBalli e danze nel mondo. Un viaggio nella storia della danza, dalle sue origini ad oggi.
– Passaggio in Asia (Intervista a Raimon Panikkar di Mauro Castagnaro)Raimon Panikkar è autore di una quarantina di libri, tra cui Il Cristo sconosciuto dell’induismo, La Trinità e le religioni del mondo e Il silenzio del Buddha.
www.gianfrancobertagni.it/…/raimonpanikkar/passaggio.htm
www.gianfrancobertagni.it/…/raimonpanikkar/passaggio.htm
– La necessità di uno yoga occidentale (Mariano Ballester S.J.)